COME USARE QUESTO SITO 3
Qui
TUTTI i cittadini
possono,
gratuitamente
>
Conoscere le norme CEDU
che tutelano gli espropriati.
>
Ricercare nel nostro database tramite
estremi o "parola chiave".
>
Tenersi aggiornati tramite la funzione
"ultime sentenze". |
AVVERTENZA |
Questo
è un Sito di approfondimento.
Chi
non conosce ancora la materia può
consultare il Sito1 cliccando qui:
SITO 1- PER GLI ESPROPRIATI > |
QUESTA BANCA DATI E' STATA REALIZZATA
DALL'A.N.P.T.ES. - L'ACCESSO E' GRATUITO
PER FRUIRNE AL MEGLIO LEGGI ATTENTAMENTE LE
SEGUENTI ISTRUZIONI
Illustrazione della Banca
Dati gratuita
Le norme italiane e le sentenze di tutti i
Giudici italiani (Corte Costituzionale compresa) che contrastino con
le norme CEDU, non vengono
tenute in nessun conto dalla Corte Europea,
alle cui sentenze bisogna quindi fare
sempre e comunque riferimento.
E' importante inoltre tenere presente
che la CEDU tutela non solo il diritto di proprietà, ma anche beni e
interessi che non sono affatto tutelati dalla legge italiana, per i quali si
può richiedere un indennizzo alla Corte Europea anche se la legge italiana
non lo prevede.
Le sentenze della
Corte Europea, peraltro, non limitano la loro
efficacia ad una semplice applicazione
di norme ad un caso concreto, (come le
sentenze dei Giudici italiani), ma
divengono esse stesse parte integrante
della Convenzione; ad esse si deve
quindi guardare come
"norme"
e non come semplici precedenti
giurisprudenziali.
Si appalesa quindi a
tutti gli operatori del diritto, (avvocati, giudici,
amministratori, funzionari, tecnici, studiosi,ecc...),
un sistema giuridico, la CEDU e la
giurisprudenza della Corte Europea, dotato di una
sua autonomia, sia sul piano del vocabolario giuridico sia sul piano dei
contenuti, che bisogna conoscere e di cui si deve tener conto.
E s'impone, quindi, a tutti gli operatori del diritto, l'obbligo di
conoscere le norme CEDU e le Sentenze della Corte Europea che ne
costituiscono parte integrante.
|
Le sentenze della Corte Europea sono
liberamente disponibili sul sito
ufficiale della Corte, nella lingua in
cui sono state pronunciate.
La Corte
Europea, però, pronuncia le sue
Sentenze in lingua francese o in
lingua inglese e, per consultarle,
occorre conoscere entrambe le lingue;
la conoscenza di una sola lingua,
purtroppo, non è sufficiente.
Ciò
costituisce una notevole limitazione per
gli operatori del diritto che non
conoscono entrambe le lingue, che non
potranno avere un approccio diretto con
i principi sanciti dalla Corte Europea
in tutte le sue sentenze.
Per
consentire a TUTTI di avere un approccio
diretto con le norme CEDU in lingua
italiana, l'anptes ha realizzato questa
Banca Dati destinata:
-
agli operatori del
diritto che hanno difficoltà con
il francese e l'inglese: per evitare che
restino "tagliati fuori" dalle evoluzioni che va
assumendo il nostro diritto;
-
agli operatori del
diritto che non hanno difficoltà con il francese e l'inglese: per rendere
più agevole la lettura e la ricerca delle
sentenze di loro interesse.
La nostra
Banca Dati gratuita contiene:
-
TUTTE
le Sentenze della Corte Europea dei Diritti
dell'Uomo pronunciate nei confronti
dell'Italia (classificate sotto i seguenti
protocolli e articoli: P1-1/ P1-1+14)
tradotte in italiano a cura
dell'anptes, riferite non solo al diritto di
proprietà, ma anche a beni ed interessi che
non sono tutelati dalla legge italiana.
-
ALTRE sentenze, ritenute importanti per la loro
ricaduta sulle leggi italiane,, pronunciate
nei confronti di altri Stati tradotte in
italiano a cura dell'anptes.
La Banca Dati Gratuita contiene anche, ovviamente, tutte le
Sentenze citate sui nostri Siti (e quelle pronunciate dalla Corte
Europea in accoglimento di ricorsi basati su
principi sostenuti dall'anptes; vedi Sito1
Sezione A.8).
NOTA 1
Perchè la
Banca Dati è stata realizzata
senza alcun
contributo pubblico. |
L'Associazione ha
effettuato una precisa scelta di campo,
senza equivoci o possibili commistioni. |
Essa studia
ed opera esclusivamente per
gli espropriati e non per gli Enti
Pubblici.
E’ questa, una scelta ideale e morale,
volta a: |
- |
tutelare i
diritti dei cittadini che possiedono un
bene, frutto del loro lavoro o di quello
dei loro genitori, per evitare che ne
siano privati illegittimamente o senza
una giusta remunerazione |
- |
reagire con
forza - senza timore di perdere
incarichi o contributi -
all'arroganza di molte Amministrazioni,
che trattano gli espropriati come
"sudditi", utilizzando a loro favore la
scarsa conoscenza che i cittadini hanno
del Diritto dell'Espropriazione. |
Per questo
l'Associazione non presta servizi agli
Enti Pubblici e ad essi non chiede
contributi. |
Essa si
sostiene esclusivamente:con contributi
privati, (liberi e volontari) di
soggetti che ne apprezzano l'attività e
con donazioni, (libere e volontarie), di
espropriati che hanno tratto beneficio
dalle informazioni che essa diffonde
gratuitamente. |
NOTA 2
Le Sentenze
pronunciate dalla Corte Europea si contano a
migliaia ed una loro traduzione in forma
avente valore legale da parte di
professionisti a ciò autorizzati, avrebbe un
costo quantificabile in milioni di euro.
Sarebbe
stata auspicabile, da parte dello Stato,
la creazione di una raccolta delle
Sentenze europee tradotte in italiano,
ma ciò non è mai avvenuto e,
probabilmente, non avverrà mai.
E ciò,
nonostante l'Assemblea Parlamentare del
Consiglio d’Europa fin dal 2000, con
risoluzione n.1226, abbia invitato gli
Stati aderenti a far tradurre le
Sentenze della Corte Europea nella
lingua di ogni singolo Stato:
testo in lingua
(...) v.national authorities should
make sure that the Court’s case-law is
adequately circulated in the language(s)
of the country;
testo
tradotto
(...) v
le autorità nazionali dovrebbero
garantire che le Sentenze della Corte
vengano adeguatamente divulgate nella
lingua del paese.
(Risoluzione dell’Assemblea Parlamentare
del Consiglio d’Europa 1226/2000).
Peraltro, lo
Stato, ha realizzato la Banca
Dati delle Leggi italiane nel testo vigente
consultabile gratuitamente on line da tutti
i cittadini, dopo ben 10 anni dalla legge
che la istituiva (L.388/2000).
E' di conseguenza prevedibile che, se oggi
lo Stato decidesse di istituire anche una
Banca Dati delle Sentenze Cedu, essa
vedrebbe la luce fra molti anni.
Per
consentire, quindi, a coloro che non
conoscono le due lingue di comprendere le
decisioni della Corte Europea, l'anptes ha
attivato un software di traduzione delle
sentenze e lo ha “addestrato” per diversi
anni, fino a raggiungere risultati
ampiamente soddisfacenti.
Molte delle
sentenze contenute nella banca dati sono
tradotte con il suddetto software di
traduzione automatica che però, sebbene di
qualità molto elevata ed a lungo addestrato,
non può restituire un testo in perfetto
italiano ed in perfetto linguaggio
giuridico; l’anptes effettua sempre una
revisione ”umana” dei testi tradotti dal
software, ma tale revisione, per ovvie
ragioni, è necessariamente rapida ed
approssimativa.
Chi conosce
il diritto dell’espropriazione, comunque,
comprenderà perfettamente il contenuto delle
sentenze.
Chi fosse
interessato ad un documento perfettamente
tradotto, (o perché non conosce il diritto
dell’espropriazione e non comprende i testi
o per qualsiasi altro motivo) deve
rivolgersi ad un traduttore specializzato in
testi giuridici; se non ne conosce, può
chiedere all'anptes di segnalargliene uno.