Diritti

Diritti.Espropriati A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale Per la Tutela degli Espropriati

QUESTO E' IL SITO 1 -  PER GLI ESPROPRIATI   

Per sapere come reagire all'espropriazione per pubblica utilità

GLI AUTORI DEI TESTI - I RESPONSABILI - LA STRUTTURA  Autori - Fini - Struttura

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OLTRE 200 REFERENTI TERRITORIALI  ITALIA: REGIONI E PROVINCE

Come si calcola l'indennità - Come si reagisce all'esproprio

Segreteria Centralizzata

Tel. 06.91.65.04.018  Fax. 02.39.19.55.54
Lunedì/Venerdì ore 9 -13 / 14 -18

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Per l
 
 

Sezione B - PER SAPERSI TUTELARE

B.1 SPIEGAZIONI TELEFONICHE

B.2 GUIDE OPERATIVE STAMPABILI

B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI **

B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO

B.5 I PROBLEMI FISCALI *

B.6 I TESTI "PRONTI ALL'USO"

B.7 L'ASSISTENZA - GRATUITA E NON

B.8 RICERCHE MIRATE E FACILITATE

B.9 ALTRI PROBLEMI


 

 
 

I Referenti Territoriali 

Gli oltre 200 Referenti Territoriali in tutta Italia  Regioni e Province

 
 
 

 Molto  Importante

LA DATA DI VALIDITA' DEI TESTI

Quando si fanno ricerche giuridiche in internet, si trovano anche testi non più validi perché ormai superati da nuove norme.
*Per evitare errori agli utenti, l'Associazione evidenzia sempre la data di validità dei testi.

QUINDI

se stampate qualche testo del sito, vi consigliamo di annotare la sua data di validità, per non correre il rischio di utilizzare, in un momento successivo, un testo già superato.

La data dell'ultimo controllo di validità  dei testi delle pagine è sempre indicata nell'INDICE GENERALE 

 
 
 

Come usare i nostri 5 Siti

 Per l'indice dei nostri 5 Siti INDICE

Per conoscere i propri diritti e farli valere
Per chiederci aiuto anche gratuitamente 

 

 SITO 2 -TESTI PER GLI SPECIALISTI   

Per scrivere atti da produrre ad Enti e Giudici con i nostri testi "pronti all'uso" 

 

 SITO 3 - LA  BANCA DATI GRATUITA

Il nostro Database con TUTTE le Sentenze CEDU sugli espropri, da noi tradotte in italiano.

 

  SITO 4 - PER I REFERENTI

Per l'operatività dei Referenti Territoriali.

 

 SITO 5 - PER GLI STUDENTI

Per studiare il Diritto dell'Espropriazione.

Per navigare  Scorri la pagina o Torna su

 
 

Il motto

VIGILANTIBUS (NON DORMIENTIBUS) 
IURA SUCCURRUNT

 Le leggi vanno in aiuto di chi si attiva 
(e non di chi dorme).

Attivarsi celermente consente di non compromettere i propri diritti e
di risparmiare tempo e spese legali.

 
 
 

Il metodo

- Nessun uomo conosce tutto

- Se più uomini collaborano, la conoscenza cresce

- L'ANPTES raccoglie e organizza la conoscenza.

 
 
 

I Consigli per operare

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia  molto complessa e poco conosciuta.

L'Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrarla agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.
Si sconsiglia pero' agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.
(I testi contenuti nei Siti sono molto numerosi;
per avere un'idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 5.000 pagine).
Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un Giurista che conosca il Diritto dell'Espropriazione e le norme CEDU.

A tal fine, l'espropriato

 

Può rivolgersi al suo avvocato di fiducia, che potrà utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione presente sul nostro Sito.

 oppure

 

Può chiedere all'Associazione di verificare se è disponibile uno dei suoi Fiduciari, chiamando la Segreteria Centralizzata.

oppure

 

Può chiederci solo i testi "pronti all'uso", per utilizzarli in proprio o con l'assistenza di un suo consulente di fiducia.

Per ulteriori chiarimenti vedi, in fondo alla pagina, la scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE DOMANDE FREQUENTI

 

  TI SERVE ASSISTENZA ?
Vedi cosa fare e quanto costa
Clicca qui: 
ISTRUZIONI PER TUTELARSI

 

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Sei qui > Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI - Sezione A.5

LA CEDU " MOLTIPLICA " L'INDENNITA'

COSA TROVATE QUI

-  Come  la CEDU  "amplia" i diritti degli espropriati rispetto alle norme italiane

-  Come tutelare i propri diritti con le norme CEDU.

INDICE DELLE SCHEDE
 
Per esaminare le Schede scorri la pagina o clicca sul titolo che ti interessa.

1

Premessa importante: il nuovo scenario aperto dalle norme CEDU.

2 Cosa stabiliscono le norme CEDU - in Sintesi.
3 Alcuni esempi di principi e di sentenze della Corte Europea.
4 Come operare per ottenere l'applicazione delle norme CEDU.
5 Altre informazioni.
6 Perché l'applicazione delle norme CEDU è "inevitabile".

7

Dove trovare norme italiane e norme CEDU nel nostro Sito.

8

Le condanne inflitte all'Italia.

Per sapere come tutelarsi: in fondo ad ogni pagina trovate una Scheda di sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o cliccando qui ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE DOMANDE FREQUENTI

Per navigare  Scorri la pagina o Torna su

1 - Premessa importante: il nuovo scenario aperto dalle norme CEDU.

 

PREMESSA IMPORTANTE: LEGGERE CON ATTENZIONE
 

Il nuovo scenario aperto dalle norme CEDU.
- L
'obbligo di indennizzare tutti i beni espropriati con il loro valore di mercato.
- L’obbligo di indennizzare diritti ed interessi non tutelati dalla legge italiana.

Dopo l'entrata in vigore dell'Articolo 1 Protocollo aggiuntivo 1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) il diritto alla tutela dei propri beni non ha più soltanto un contenuto patrimoniale, ma appartiene invece alla categoria dei "diritti umani inviolabili".

E' questo il punto su cui si infrangono tutti i tentativi dello Stato Italiano (con le sue Leggi)  e di molti Giudici Italiani (con le loro Sentenze) di espropriare i cittadini senza corrispondere un giusto indennizzo; tentativi tutti stroncati inesorabilmente dalla Corte Europea.

Alla Corte Europea, infatti,  poco importa che il procedimento sia conforme alle leggi o alle sentenze italiane; essa guarda agli effetti pratici, e cioè se è stato leso il diritto fondamentale alla tutela dei beni sancito dalla CEDU.

Le Leggi Italiane e le Sentenze dei Giudici Italiani (Corte Costituzionale compresa) che contrastino  con le norme CEDU, quindi, non vengono tenute in nessun conto dalla Corte Europea, alle cui sentenze bisogna quindi  fare sempre e comunque riferimento.

Questa importante realtà rende inutile fare riferimento a Leggi e Sentenze Italiane che contrastino con le norme CEDU;  ma, per cogliere il contrasto, l'espropriato deve non solo conoscere come le norme CEDU hanno ingresso nel nostro sistema giuridico, ma deve anche superare la barriera della lingua.

A CIO' HA PROVVEDUTO L'ASSOCIAZIONE, non solo con le informazioni contenute in questo sito, ma anche con la traduzione in italiano delle sentenze della Corte Europea.

TUTTE  LE SENTENZE della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo in tema di proprietà in Italia (tradotte in italiano a cura dell'Associazione) sono infatti offerte gratuitamente agli espropriati nel nostro
 SITO 3 -  LA NOSTRA BANCA DATI GRATUITA

L'Associazione si propone, quindi, di far conoscere a tutti le norme europee, affinché esse siano patrimonio comune di tutti gli espropriati (e non solo degli espropriati assistiti da un consulente che già le conosce, come purtroppo spesso avviene).

In questa Sezione A.5, che vi consigliamo di esaminare con attenzione:

-

sintetizziamo alcuni principi sanciti dalla CEDU, (che potete poi approfondire sulla nostra Banca Dati Gratuita)

-

diamo consigli sul modo di operare per ottenerne l'applicazione.


NOTA Si tenga sempre presente che le sentenze della Corte Europea non limitano la loro efficacia ad una semplice applicazione di norme ad un caso concreto, (come le sentenze dei Giudici italiani), ma divengono esse stesse parte integrante della Convenzione; ad esse si deve quindi guardare come "norme" e non come semplici precedenti giurisprudenziali.

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2 - Cosa stabiliscono le norme CEDU - In sintesi

 

La Corte Europea, non solo garantisce all’espropriato un’indennità basata sull’effettivo valore di mercato del bene , ma si spinge ancora oltre;

essa infatti determina gli indennizzi in misura ben superiore a quelli determinati in Italia e dà tutela anche ad altri diritti ed interessi, diversi dal diritto di proprietà, che non sono invece tutelati dalla legge italiana. Ad esempio:

  • per i beni già tutelati dalle leggi italiane, la Corte Europea accorda indennizzi notevolmente diversi da quelli accordati dai Giudici italiani;

  • per i beni non tutelati dalla legge italiana,  la Corte Europea sancisce l’obbligo di indennizzarli; ad  es. l’azienda o l’avviamento;

  • per posizioni che non hanno alcun fondamento per il diritto italiano, la Corte Europea accorda anche la sua tutela; ad esempio: l’indennizzo è spesso dovuto anche quando il diritto si è prescritto ai sensi delle norme italiane, o quando si fonda su una tolleranza implicita, su una legittima aspettativa, ecc.

 3 - Alcuni esempi di principi e di sentenze della Corte Europea

Ecco qui di seguito alcuni esempi di principi sanciti dalla Corte Europea

1.

INDENNITA’
L’indennità deve essere collegata al valore di mercato del bene anche quando la legge italiana dispone diversamente e ciò indipendentemente dal tipo di bene espropriato.

2.

PRESCRIZIONE
Lespropriato ha comunque diritto all'indennità o al risarcimento dei danni, nell'ipotesi di occupazione abusiva, appropriativa, ecc., anche se il giudice italiano ha dichiarato la prescrizione del relativo diritto perchè lespropriato lo ha fatto valere tardivamente.

3.

DANNO ALL’AZIENDA
Il danno illegittimo all’azienda (non solo agricola, ma anche, commerciale, industriale) deve essere risarcito
anche se la legge italiana non lo prevede.

Come è evidente, tali principi non trovano riscontro nelle leggi italiane vigenti in tema di espropriazione, ma l’espropriato deve chiedere che essi siano applicati dalle Amministrazioni e dai Giudici italiani.

Se ciò non avviene,
l’espropriato può ricorrere alla CEDU per ottenere il riconoscimento dei suoi diritti
e può comunque incassare l’indennità provvisoria, in acconto salvo conguaglio.
 

Ed ecco anche alcuni esempi di Sentenze.
(I testi integrali sono contenuti nel Sito 3 - La nostra banca Dati Gratuita)

1.

Primo esempio: ricorso n.36813/97
I Giudici Italiani avevano liquidato al ricorrente la somma di
Lire 148.041.540 (circa centoquarantottomilioni) la Corte Europea gli ha liquidato  Euro 580.000,00 (cinquecentoottantamila euro).

2.

Secondo esempio: ricorso n.43662/98
La Corte Europea liquida
Euro 3.300.000,00 per un'area estesa meno di 4.000 mq.

3.

Terzo esempio: ricorso n.18791/03 - *
La Corte Europea "demolisce" la prescrizione; a volte si può ricorrere anche se in  Italia è intervenuta la prescrizione. 
*
Sentenza ottenuta da Avvocati aderenti all'Associazione.

4.

Quarto esempio: ricorso n. 162/04 - *
La Corte Europea  ammette che ad essa si possa fare subito ricorso  (senza rivolgersi prima ai Giudici Italiani) quando si presume che i Giudici Italiani non garantiscono l'applicazione delle norme europee.
* Sentenza ottenuta da Avvocati aderenti all'Associazione.

Si noti inoltre che molti Giudici Italiani applicano già direttamente le norme CEDU (senza costringere gli espropriati a ricorrere alla Corte Europea).
Un esempio:

La Corte d'Appello di Firenze
liquida ad un espropriato la somma di oltre 2 milioni di euro applicando le norme CEDU;  l'Amministrazione aveva offerto all'espropriato soltanto 53 milioni di lire.*
*Sentenza ottenuta da Avvocati
aderenti all'Associazione.

Come tutelarsi.

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

Potete vederli scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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4 - Come operare per ottenere l'applicazione delle norme cedu

Come deve operare l'espropriato per ottenere l'applicazione delle norme cedu.


PRIMO PASSO
L’espropriato deve richiedere
all’Amministrazione ed ai Giudici Italiani l’applicazione dei principi sanciti dalle norme CEDU

A.

Documentando per iscritto quali sono i suoi diritti ai sensi delle norme CEDU

B.

Evidenziando le responsabilità in cui incorrono le Amministrazioni che non le applicano, anche alla luce delle norme in vigore dal 1° gennaio 2007 e facendo riferimento alle norme in vigore 1° gennaio 2008, tutte riportate sul sito.

Questo primo passo va fatto al più presto, al fine di evitare che l'Amministrazione consolidi autonomamente le sue decisioni e va fatto anche se l'espropriato intende trattare con l’Amministrazione per raggiungere un accordo bonario; in tal modo, infatti, l'espropriato tratterà da una posizione di forza.
 
SECONDO PASSO
Se l’Amministrazione o i Giudici Italiani non accolgono le sue richieste
, l’espropriato può ricorrere alla Corte Europea le cui pronunce

-

prevalgono  sulle Leggi Italiane

-

prevalgono  ovviamente, sulle Leggi Regionali e su tutti i provvedimenti amministrativi

-

prevalgono  sulle pronunce di tutti Giudici Italiani.

Si ricorda che gli espropriati possono ricorrere ai Giudici Italiani ed alla Corte Europea incassando in acconto l'indennità che, anche in caso di mancata accettazione, l'Amministrazione deve depositare mettendola a disposizione dell'espropriato.

 

Come tutelarsi.

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

Potete vederli scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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5 - Altre informazioni

Si tenga infine presente quanto segue.

1.

Le somme determinate dalla Corte Europea sono aggiuntive e non sostitutive di quelle già liquidate in Italia.

2.

Le somme liquidate dalla Corte Europea sono esenti da tasse ed imposte; (non si deve quindi pagare il 20% di ritenuta fiscale).

3.

L'espropriato può fare ricorso anche se decide di incassare l'indennità provvisoria.

4.

L’espropriato non può  fare ricorso se ha sottoscritto un accordo con l’Amministrazione (salvo casi particolari).
5. Le ipotesi di ricorribilità alla Corte Europea sono molto ampie; a volte si può ricorrere anche se in Italia è intervenuta la prescrizione o non si è concluso l’iter giudiziario.
6. Si consiglia all’espropriato di non perdere tempo rimanendo inattivo, al fine di evitare prescrizioni e decadenze che potrebbero “spogliarlo” di tutti i suoi diritti.
7. Si ricorda che (salvo i casi particolari di cui al precedente punto 5 ) il termine ultimo per ricorrere alla Corte Europea è di 6 mesi decorrente dalla definizione del giudizio in Italia (passaggio in giudicato della sentenza).


Come operare.

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

Potete vederli scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

 

 Si ricordi che:

Alla Corte Europea poco importa che il procedimento sia legittimo alla luce di norme e sentenze italiane; essa guarda agli effetti pratici, e cioè se è stato leso il diritto fondamentale alla tutela dei propri beni.

Dunque un punto di vista che privilegia la protezione effettiva dei diritti fondamentali della persona e bada alla "sostanza" lasciando in secondo piano la regolarità formale.

 

Nota. Per evitare confusioni.
Gli indennizzi di cui sopra non devono essere confusi con gli indennizzi ulteriori e diversi stabiliti per la eccessiva durata delle procedure.
E’ opportuno sapere che la Corte Europea ha stabilito che sussiste una violazione delle norme CEDU in caso di eccessiva durata delle singole procedure; gli espropriati, pertanto, in caso di eccessiva durata della loro procedura, possono anche chiedere un ulteriore indennizzo, aggiuntivo a quello loro spettante per l'esproprio. (c.d. legge Pinto).

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6 - Perché l'applicazione delle norme CEDU è "inevitabile"

E' bene ricordare che l'applicazione delle norme CEDU è INELUDIBILE, perché:

  • Le Amministrazioni devono applicare immediatamente le norme CEDU e disapplicare le leggi interne che con esse contrastano, come espressamente previsto dalle leggi italiane vigenti.

  • Se le norme CEDU non vengono applicate dall’Amministrazione, l'espropriato può far ricorso ai Giudici Italiani, che hanno il dovere di applicarle direttamente.

  • Se le norme CEDU non vengono applicate dai Giudici Italiani, l'espropriato può sempre fare ricorso alla Corte Europea.

  • La Corte Europea, ovviamente, applicherà le norme CEDU.

L’Associazione tramite i suoi siti e la sua struttura opera:
- affinché gli espropriati conoscano i diritti che sono loro attribuiti dalla CEDU, 
- affinché le norme CEDU siano immediatamente applicate dalle Amministrazioni e dai Giudici
   Italiani, senza costringere gli espropriati a far ricorso alla Corte Europea.

Spesso, infatti, le norme CEDU non sono conosciute dagli espropriati ed essi non ne chiedono l’applicazione (né alle Amministrazioni né ai Giudici).

E, ovviamente, se non se ne chiede l'applicazione, esse rimangono "lettera morta".

 

Come tutelarsi.

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

Potete vederli scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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7 - Dove trovare norme Italiane e norme CEDU nel nostro Sito


In questa pagina offriamo agli espropriati, per loro comodità, solo una brevissima sintesi delle norme CEDU.

Chi vuole utilizzare  le norme CEDU  in modo professionale può consultare, gratuitamente,  la Banca Dati in Italiano da noi realizzata.

Ricordiamo qui di seguito dove e come trovare norme italiane enorme CEDU sul nostro Sito.

A.

per una presa visione  RAPIDA E SINTETICA.
La normativa italiana:
è sinteticamente illustrata nelle Sezioni
A.4  e A.6 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
La normativa europea:
è sinteticamente illustrata nella Sezione A.5 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
 

 

 

B.

per un ACCURATO approfondimento analitico.

La normativa italiana:
è integralmente riportata nella Sezione
A.7 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI  
La normativa europea:
è integralmente riportata nel Sito 3 - LA NOSTRA BANCA DATI GRATUITA 

Tutte le norme contenute nel Sito sono da noi costantemente aggiornate.

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8 - Le condanne inflitte all'Italia

Un poco invidiabile primato è stato conseguito dall’Italia nella collezione di condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
L’Italia è di gran lunga in testa nella lista dei paesi più condannati.
Ecco i dati ufficiali diramati dalla Corte Europea.


Il messaggio della Corte è chiaro: chi sbaglia paga.

                           Italia 1.264  condanne;  primo posto assoluto.

                           PAESI E CONDANNE

Albania 3
Andorra 1
Armenia 0
Austria 111
Azerbaijan 1
Belgio 50
Bosnia Herzegovina 1
Bulgaria 109
Cipro  29
Croazia 72
Danimarca 5
Estonia 9
Finlandia 47
Francia  431
Georgia 9
Germania 53
Grecia 258
Inghilterra 141
Irlanda 7
Islanda 4
Italia 1.264
Lettonia 16
Liechtenstein 4
Lituania 23
Luxembourg 11
Macedonia 11
Malta 14
Moldova 42
Monaco 0
Norvegia 82
Olanda 36
Polonia 318
Portogallo 74
Repubblica Ceca 106
Romania 152
Russia 197
San Marino 8
Serbia 1
Slovacchia 104
Slovenia 188
Spagna 24
Svezia 13
Svizzera 27
Turchia 1076 
Ucraina 258
Ungheria  84
I precedenti dati, peraltro, non sono stati ancora aggiornati alla data odierna.

Per sapere come tutelarsi: in fondo ad ogni pagina trovate una Scheda di sintesi;

ISTRUZIONI PER TUTELARSI -  LE DOMANDE FREQUENTI potete vederla qui di seguito.

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Footer - sito 1 - regioni

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ISTRUZIONI PER TUTELARSI -  LE DOMANDE FREQUENTI

A. Quali sono gli strumenti a mia tutela previsti dalla legge?

B. Quali sono le insidie, a mio danno, contenute nella legge?

C. Cosa può fare per me l'Associazione?

D. Cosa può fare per me un Giurista che aderisce all'Associazione?

E. Come posso tutelarmi al meglio, senza affrontare spese impreviste?

F. Raccomandazioni

A.  Quali sono gli strumenti, a mia tutela, previsti dalla legge?

Gli strumenti che la legge offre all'espropriato per tutelarsi sono soltanto 2.

1 -

L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Da utilizzare al più presto (per non esser costretti a tutelarsi andando in Giudizio).

E' illustrato nel SITO 1 - Sezione B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI

2 -

IL CONTENZIOSO 

Da utilizzare quando (purtroppo), ci si può tutelare solo andando in Giudizio.

E' illustrato nel SITO 1 - Sezione B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO

Per sapere Come e Quando utilizzarli cliccate qui: CAPIRE ed OPERARE in TRE PASSI

B.  Quali sono le insidie, a mio danno, contenute nella legge?

Le "insidie" contenute nella legge che possono danneggiare l'espropriato sono numerose; è essenziale che l'espropriato le conosca.

Le principali insidie, frutto dell'esperienza degli oltre 2.000 casi di espropri da noi esaminati negli anni, sono illustrate nelle seguenti Sezioni del Sito 1:

 

Per conoscere ed evitare i più frequenti errori che commettono gli espropriati.

 

B.5 - I PROBLEMI FISCALI

Per prevenire problemi con gli Enti e/o con l'Agenzia delle Entrate.

   

C.  Cosa può fare per me l'Associazione?

L'espropriato può, SENZA ALCUNA SPESA

1 -

Utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione dei nostri 5 Siti

Per vedere come usarli clicca qui: INDICE GENERALE DEI NOSTRI 5 SITI

(raccomandiamo, in particolare, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente.

2 -

Utilizzare il nostro vademecum gratuito che si può scaricare cliccando qui VADEMECUM GRATUITO

3 -

Chiederci di verificare se è disponibile uno dei Giuristi che ad essa aderiscono per chiedergli assistenza chiamando la Segreteria Centralizzata Tel. 06.91.65.04.018

4 -

Chiederci ulteriori chiarimenti sulle norme italiane ed europee

cliccando qui SPIEGAZIONI TELEFONICHE

   

D.  Cosa può fare per me un Giurista che aderisce all'Associazione?

Un Giurista che aderisce all'Associazione può:

1 -

Assistere l'espropriato per intervenire nel procedimento fino alla sua conclusione, redigendo il DAP, illustrato nella Sezione B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI, facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro).

2 -

Assistere l'espropriato in un eventuale contenzioso  illustrato nella Sezione B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 2.000 euro).

3 -

Fornire all''espropriato i TESTI PRONTI ALL'USO illustrati nella Sezione B.6 I TESTI "PRONTI ALL'USO" facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro).

   

E. Come posso tutelarmi al meglio, senza affrontare spese impreviste?

 

CONSIGLI PER RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA

Prima di rivolgersi ad un Avvocato, è utile che l'espropriato conosca le importanti novità introdotte dalla
Legge 31 dicembre 2012, n. 247 - Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.

 

Questa legge ha definitivamente liberalizzato le tariffe degli avvocati, con i quali si può oggi instaurare una trattativa sui compensi prima di affidar loro un incarico.

L’Avvocato, quindi,  può proporre al cliente qualsiasi tipo di accordo che preveda compensi elevati, senza vincolo di tariffa, può richiedere anticipi anche cospicui, può proporre una pattuizione a tempo per singoli atti,  ecc.

 

PERO’, ATTENZIONE

 

La suddetta legge consente ai clienti di pattuire con gli avvocati anche un compenso a percentuale.

L’Associazione, quindi,  consiglia agli espropriati di pattuire sempre  e soltanto compensi a percentuale.

 

Con l’accordo a percentuale, infatti:

-  si può stabilire di versare all’Avvocato un rimborso spese minimo e poi liquidare la parcella solo dopo la conclusione del procedimento, percentualmente sul valore dell’affare;

-   si può evitare che l’espropriato debba metter mano al suo portafoglio per pagare l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà pagare la parcella con i soldi che ha ricevuto dall’Amministrazione.

 

L'Associazione suggerisce già questo sistema agli Avvocati che ed essa aderiscono e pertanto consiglia vivamente a tutti gli espropriati, quando si rivolgono ad un avvocato di loro fiducia, di proporgli questo tipo di accordo, che consente al cittadino di pagare la parcella all’Avvocato solo IN PERCENTUALE e solo DOPO  aver ottenuto il risultato.

 

Però, affinché questo accordo sui compensi sia valido, deve essere redatto per iscritto, altrimenti non ha valore.

Inoltre, è sempre bene precisare, non solo come il professionista deve essere retribuito, ma anche cosa deve fare.

 

Offriamo quindi agli espropriati uno Schema di accordo sui compensi dell'Avvocato, (come viene solitamente redatto dagli Avvocati aderenti all'Associazione) affinché chi vuole possa liberamente utilizzarlo quando non è assistito da un Avvocato

 

Lo Trovate nel nostro Vademecum che potete scaricare cliccando qui VADEMECUM

F. Raccomandazioni

 

Raccomandazioni

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia  molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto, ad es:

Diritto dell'Unione Europea e norme CEDU

Diritto Costituzionale 

Diritto Civile

Diritto Commerciale

Diritto Amministrativo

Diritto Regionale

Diritto Tributario

Diritto Processuale

Norme che disciplinano la Programmazione Finanziaria e la
Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici.
 

L'Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrare la materia agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.


Si sconsiglia però agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.
I testi contenuti nei Siti sono molto numerosi;
per avere un'idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 5.000 pagine.


Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un professionista.

 

Di conseguenza è indispensabile rivolgersi ad un legale che coordini norme Italiane ed Europee:

QUINDI

>

Se non avete un legale di vostra fiducia:

potete chiederci di verificare se e' disponibile un avvocato aderente all'Associazione.

 

NOTA. Si precisa che gli avvocati sono liberi professionisti e non hanno l’obbligo di accettare tutte le richieste di assistenza che pervengono; l’Associazione quindi può verificare la disponibilità, ma non può obbligarsi a segnalare un avvocato; l'espropriato avrà comunque una risposta, positiva o negativa, entro 48 ore dalla richiesta.

 

>

Se invece avete gia' un legale di vostra fiducia.

 

>

Se il vostro legale conosce a fondo la materia:

informatelo che, se vuole, può utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione dei Siti e, soprattutto, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente a tutti gli espropriati.
Tutti i nostri strumenti sono elencati qui:
INDICE GENERALE DEI NOSTRI 5 SITI

>

Se il vostro legale non conosce a fondo la materia:

se il vostro legale non e' in grado di utilizzare proficuamente i nostri strumenti gratuiti, potete chiederci i testi "pronti all'uso", corrispondendo solo i diritti d'autore ai Giuristi che li hanno realizzati.

Per saperne di piu' cliccate qui:I TESTI "PRONTI ALL'USO"

 

 

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