Per l
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I Referenti
Territoriali |
Gli
oltre 200 Referenti
Territoriali in
tutta Italia Regioni
e Province |
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Molto Importante |
LA
DATA DI VALIDITA' DEI TESTI |
Quando si fanno ricerche giuridiche in
internet,
si trovano anche testi non più validi
perché ormai superati
da nuove norme. *Per evitare
errori agli utenti, l'Associazione evidenzia
sempre la data di validità dei testi. |
QUINDI |
se stampate qualche testo del sito,
vi consigliamo di annotare la sua data di
validità, per non correre il rischio di
utilizzare, in un momento successivo, un
testo già superato.
|
La data dell'ultimo controllo di validità dei testi
delle pagine è sempre indicata nell'INDICE GENERALE |
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Come usare i
nostri 5 Siti |
Per l'indice dei nostri 5 Siti
INDICE |
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Per conoscere i propri diritti e
farli valere
Per chiederci aiuto anche
gratuitamente |
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Per scrivere atti da produrre ad
Enti e Giudici con i nostri testi
"pronti all'uso" |
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Il
nostro Database con TUTTE le Sentenze
CEDU sugli espropri, da noi tradotte in
italiano. |
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Per
l'operatività dei Referenti Territoriali. |
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Per studiare il Diritto
dell'Espropriazione. |
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Per navigare
Scorri la pagina o
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Il motto |
VIGILANTIBUS (NON
DORMIENTIBUS)
IURA SUCCURRUNT |
Le leggi vanno in
aiuto di chi si attiva
(e non di chi dorme). |
Attivarsi celermente
consente di non
compromettere i propri
diritti e
di risparmiare tempo e
spese legali. |
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Il
metodo |
-
Nessun uomo conosce
tutto |
-
Se più uomini
collaborano, la
conoscenza
cresce |
-
L'ANPTES raccoglie e
organizza la conoscenza. |
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I
Consigli per operare
Il Diritto
dell'Espropriazione è
una materia molto
complessa e poco
conosciuta.
L'Associazione, tramite
i suoi Siti, cerca di
illustrarla agli
espropriati, affinché
possano comprendere e
controllare ciò che
avviene.
Si sconsiglia
pero' agli espropriati
di utilizzare i testi
presenti sui nostri Siti
senza il supporto di una
persona competente che
sappia prima sceglierli
e poi coordinarli.
(I testi contenuti nei
Siti sono molto
numerosi;
per avere
un'idea, si consideri
che, se fossero
stampati, occuperebbero
oltre 5.000 pagine).
Si consiglia
invece
agli espropriati di
farsi sempre seguire da
un Giurista che conosca
il Diritto
dell'Espropriazione e le
norme CEDU. |
A tal fine, l'espropriato |
|
Può
rivolgersi al suo avvocato di
fiducia,
che
potrà utilizzare,
gratuitamente, tutta la
documentazione presente sul nostro
Sito.
|
oppure
|
|
Può
chiedere all'Associazione di
verificare se è disponibile uno dei
suoi Fiduciari,
chiamando la
Segreteria Centralizzata.
|
oppure
|
|
Può
chiederci solo i testi "pronti
all'uso",
per
utilizzarli in proprio o con
l'assistenza di un suo consulente di
fiducia. |
Per
ulteriori chiarimenti vedi, in fondo
alla pagina, la scheda
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI |
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Per navigare
Scorri la pagina o
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Sei qui > Sito 1 - PER GLI
ESPROPRIATI - Sezione A.5 |
LA
CEDU " MOLTIPLICA " L'INDENNITA' |
|
COSA TROVATE QUI |
- Come la CEDU
"amplia" i diritti degli espropriati rispetto alle norme
italiane
|
- Come tutelare i propri
diritti
con le norme CEDU.
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INDICE DELLE SCHEDE
Per
esaminare le Schede scorri la pagina o
clicca sul titolo che ti interessa. |
1 |
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2 |
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3 |
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4 |
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5 |
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6 |
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7 |
|
8 |
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Per sapere
come tutelarsi: in fondo
ad ogni pagina trovate una Scheda di
sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o
cliccando qui
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI |
|
Per navigare
Scorri la pagina o
|
|
1 -
Premessa importante:
il
nuovo scenario aperto dalle norme
CEDU. |
|
PREMESSA IMPORTANTE: LEGGERE CON ATTENZIONE
Il
nuovo scenario aperto dalle norme CEDU. - L'obbligo
di indennizzare tutti i beni espropriati con
il loro valore di mercato. - L’obbligo di indennizzare diritti ed
interessi non tutelati dalla legge italiana.
Dopo
l'entrata in vigore dell'Articolo 1
Protocollo aggiuntivo 1 della Convenzione
Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) il
diritto alla tutela dei propri beni non ha
più soltanto un contenuto patrimoniale, ma
appartiene invece alla categoria dei "diritti umani inviolabili".
E' questo il punto su cui si infrangono
tutti i tentativi dello Stato Italiano (con
le sue Leggi) e di molti Giudici
Italiani (con le loro Sentenze) di
espropriare i cittadini senza corrispondere
un giusto indennizzo; tentativi tutti stroncati inesorabilmente dalla Corte
Europea.
Alla Corte Europea, infatti, poco
importa che il procedimento sia conforme
alle leggi o alle sentenze italiane; essa
guarda agli effetti pratici, e cioè se è
stato leso il diritto fondamentale alla
tutela dei beni sancito dalla CEDU. |
Le Leggi Italiane e le
Sentenze dei Giudici Italiani (Corte
Costituzionale compresa) che contrastino
con le norme CEDU, quindi, non vengono
tenute in nessun conto dalla Corte Europea,
alle cui sentenze bisogna quindi fare
sempre e comunque riferimento.
Questa importante realtà rende inutile fare
riferimento a Leggi e Sentenze Italiane che
contrastino con le norme CEDU;
ma, per cogliere il contrasto,
l'espropriato deve non solo conoscere come
le norme CEDU hanno ingresso nel nostro
sistema giuridico, ma deve anche superare la
barriera della lingua.
A CIO' HA PROVVEDUTO L'ASSOCIAZIONE, non
solo con le informazioni contenute in questo
sito, ma anche con la traduzione in italiano
delle sentenze della Corte Europea.
TUTTE LE SENTENZE della Corte Europea dei
Diritti dell'Uomo in tema di proprietà in
Italia (tradotte in italiano a cura
dell'Associazione) sono infatti offerte gratuitamente agli espropriati nel
nostro
SITO
3 - LA NOSTRA BANCA DATI GRATUITA
L'Associazione
si propone, quindi, di far conoscere a
tutti
le norme europee, affinché esse siano
patrimonio comune di tutti gli
espropriati (e non solo degli
espropriati assistiti da un
consulente che già le conosce, come
purtroppo spesso avviene).
In questa Sezione A.5, che vi
consigliamo di esaminare con attenzione: |
- |
sintetizziamo alcuni principi
sanciti dalla CEDU,
(che potete poi
approfondire sulla nostra Banca
Dati Gratuita) |
- |
diamo consigli sul modo di
operare per ottenerne
l'applicazione. |
NOTA Si
tenga sempre presente che le sentenze della
Corte Europea non limitano la loro efficacia
ad una semplice applicazione di norme ad un
caso concreto, (come le sentenze dei Giudici
italiani), ma divengono esse stesse parte
integrante della Convenzione; ad esse si
deve quindi guardare come
"norme"
e non come semplici precedenti
giurisprudenziali. |
. |
. |
Per
navigare Scorri la pagina o
|
|
2 -
Cosa stabiliscono le norme CEDU - In
sintesi |
|
La Corte Europea, non solo garantisce all’espropriato
un’indennità basata sull’effettivo valore di
mercato del bene , ma si spinge ancora oltre;
essa infatti determina gli indennizzi in misura ben
superiore a quelli determinati in Italia e dà tutela anche ad altri
diritti ed interessi, diversi dal diritto di proprietà, che non sono
invece tutelati dalla legge
italiana. Ad
esempio:
-
per i beni
già tutelati dalle leggi italiane, la Corte Europea
accorda indennizzi notevolmente diversi da quelli accordati dai
Giudici italiani;
-
per i beni
non tutelati dalla legge italiana,
la Corte
Europea sancisce l’obbligo di indennizzarli;
ad es.
l’azienda o l’avviamento;
-
per
posizioni che non hanno alcun fondamento per il diritto italiano,
la
Corte Europea
accorda anche la sua tutela;
ad esempio: l’indennizzo è spesso dovuto anche quando il diritto si è
prescritto ai sensi delle norme italiane, o quando si fonda su
una tolleranza implicita, su una legittima aspettativa, ecc.
|
3
- Alcuni esempi di
principi e
di sentenze
della Corte
Europea |
|
Ecco
qui di seguito alcuni esempi di principi sanciti dalla Corte
Europea |
1. |
INDENNITA’
L’indennità deve essere collegata al
valore di mercato del
bene
anche quando la legge italiana dispone diversamente e ciò
indipendentemente dal tipo di bene espropriato. |
2. |
PRESCRIZIONE
L’espropriato
ha comunque diritto all'indennità o al risarcimento dei danni,
nell'ipotesi di occupazione abusiva, appropriativa, ecc.,
anche se il giudice
italiano ha dichiarato la
prescrizione
del relativo diritto perchè l’espropriato
lo ha fatto valere tardivamente. |
3. |
DANNO
ALL’AZIENDA
Il danno
illegittimo all’azienda
(non solo agricola, ma anche, commerciale, industriale)
deve essere risarcito
anche se la legge italiana non lo prevede. |
Come
è evidente, tali principi non trovano riscontro nelle leggi italiane
vigenti in tema di espropriazione, ma l’espropriato deve chiedere
che essi siano applicati dalle Amministrazioni e dai Giudici
italiani.
Se ciò non avviene,
l’espropriato può ricorrere alla CEDU per ottenere il riconoscimento dei
suoi diritti
e può comunque incassare l’indennità provvisoria, in
acconto salvo conguaglio.
Ed
ecco anche
alcuni
esempi di Sentenze.
(I
testi integrali sono contenuti nel
Sito 3 - La nostra banca Dati
Gratuita)
|
1. |
Primo esempio: ricorso n.36813/97 I Giudici Italiani avevano liquidato al ricorrente la somma di
Lire 148.041.540
(circa centoquarantottomilioni) la Corte Europea gli ha liquidato
Euro 580.000,00
(cinquecentoottantamila euro). |
2. |
Secondo esempio: ricorso n.43662/98
La Corte Europea liquida
Euro
3.300.000,00
per un'area estesa
meno di 4.000 mq. |
3. |
Terzo esempio:
ricorso n.18791/03
- *
La Corte Europea "demolisce" la prescrizione; a
volte si può ricorrere anche
se in
Italia
è intervenuta la prescrizione.
*
Sentenza ottenuta da Avvocati aderenti all'Associazione. |
4. |
Quarto esempio:
ricorso n. 162/04
-
*
La
Corte Europea ammette che ad essa si possa fare subito ricorso (senza
rivolgersi prima ai Giudici Italiani) quando si presume che i Giudici
Italiani non garantiscono l'applicazione delle norme europee.
* Sentenza ottenuta da
Avvocati aderenti
all'Associazione. |
Si noti inoltre che molti Giudici
Italiani applicano già direttamente le norme CEDU
(senza costringere gli espropriati a
ricorrere alla Corte Europea). Un esempio:
La Corte d'Appello di Firenze
liquida ad un espropriato la somma di oltre 2 milioni
di euro applicando le norme CEDU;
l'Amministrazione aveva offerto all'espropriato soltanto 53 milioni
di lire.*
*Sentenza ottenuta da
Avvocati
aderenti
all'Associazione.
Come tutelarsi.
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
Vai giù
|
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Per
navigare Scorri la pagina o
|
|
4 -
Come operare
per ottenere l'applicazione delle norme cedu |
|
Come deve operare
l'espropriato per ottenere
l'applicazione delle norme
cedu. |
PRIMO PASSO
L’espropriato deve richiedere
all’Amministrazione ed ai Giudici Italiani l’applicazione dei
principi sanciti dalle norme CEDU |
A. |
Documentando per iscritto quali sono i suoi diritti ai sensi
delle norme CEDU |
B. |
Evidenziando le responsabilità in cui incorrono le
Amministrazioni che non le applicano, anche alla luce delle
norme in vigore dal 1° gennaio 2007 e facendo riferimento
alle norme in vigore 1° gennaio 2008, tutte riportate sul
sito. |
Questo primo passo va fatto al più presto, al fine di
evitare che l'Amministrazione consolidi autonomamente le sue
decisioni e va fatto anche se l'espropriato intende trattare
con l’Amministrazione per raggiungere un accordo bonario; in
tal modo, infatti, l'espropriato tratterà da una posizione
di forza. |
SECONDO
PASSO
Se
l’Amministrazione o i Giudici Italiani non accolgono le sue richieste,
l’espropriato può ricorrere alla Corte Europea le cui pronunce
|
- |
prevalgono sulle Leggi Italiane |
- |
prevalgono ovviamente, sulle Leggi Regionali
e su tutti i provvedimenti
amministrativi |
- |
prevalgono sulle pronunce di tutti Giudici
Italiani.
|
Si ricorda che gli espropriati
possono ricorrere ai Giudici Italiani ed alla Corte Europea incassando
in acconto l'indennità che, anche in caso di mancata
accettazione, l'Amministrazione deve depositare mettendola
a disposizione dell'espropriato. |
Come tutelarsi.
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
Vai giù
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Per
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|
|
Si tenga infine presente quanto
segue. |
1. |
Le somme determinate dalla Corte Europea sono
aggiuntive
e non sostitutive di quelle
già liquidate in Italia. |
2. |
Le somme liquidate dalla Corte Europea
sono esenti da tasse ed imposte;
(non si deve quindi pagare il 20% di ritenuta fiscale). |
3. |
L'espropriato
può fare ricorso
anche se decide di incassare l'indennità provvisoria. |
4. |
L’espropriato
non può fare ricorso
se ha sottoscritto un accordo con l’Amministrazione (salvo casi
particolari). |
5. |
Le ipotesi di
ricorribilità alla Corte Europea sono molto ampie; a volte si può
ricorrere anche se in Italia è intervenuta la prescrizione o non si è
concluso l’iter giudiziario. |
6. |
Si
consiglia all’espropriato di non perdere tempo rimanendo
inattivo, al fine di evitare prescrizioni e decadenze che potrebbero
“spogliarlo” di tutti i suoi diritti. |
7. |
Si
ricorda che (salvo i casi particolari di cui al precedente punto 5 ) il termine ultimo per ricorrere alla Corte Europea è di 6 mesi
decorrente dalla definizione del giudizio in Italia (passaggio in
giudicato della sentenza). |
Come operare.
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli scorrendo la pagina
o cliccando qui
Vai giù
Si
ricordi che: |
Alla Corte Europea
poco importa che il procedimento sia legittimo alla
luce di norme e sentenze italiane; essa guarda agli
effetti pratici, e cioè se è stato leso il diritto
fondamentale alla tutela dei propri beni. |
Dunque un punto di
vista che privilegia la protezione effettiva dei
diritti fondamentali della persona e bada alla
"sostanza" lasciando in secondo piano la regolarità
formale. |
|
|
Nota. Per evitare confusioni. Gli indennizzi di cui sopra non devono essere confusi con gli indennizzi ulteriori e diversi
stabiliti per la eccessiva durata delle procedure.
E’ opportuno sapere che la Corte Europea ha stabilito che sussiste una
violazione delle norme CEDU in caso di eccessiva durata delle singole
procedure; gli espropriati, pertanto, in caso di eccessiva durata della
loro procedura, possono anche chiedere un ulteriore indennizzo,
aggiuntivo a quello loro spettante per l'esproprio. (c.d. legge
Pinto).
. |
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Per
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|
6 -
Perché l'applicazione delle norme CEDU è
"inevitabile" |
|
E'
bene ricordare che l'applicazione delle norme CEDU è
INELUDIBILE, perché:
-
Le Amministrazioni devono
applicare immediatamente le norme
CEDU e disapplicare le leggi interne che con esse contrastano,
come espressamente previsto dalle leggi italiane vigenti.
-
Se le norme CEDU non
vengono applicate dall’Amministrazione,
l'espropriato può far ricorso ai Giudici Italiani, che hanno
il dovere di applicarle direttamente.
-
Se le norme CEDU non
vengono applicate dai Giudici Italiani,
l'espropriato può sempre fare ricorso alla Corte Europea.
-
La Corte Europea, ovviamente,
applicherà le norme CEDU.
L’Associazione tramite i suoi siti e la sua struttura opera: - affinché gli espropriati conoscano i diritti che sono loro attribuiti
dalla CEDU, - affinché le norme CEDU siano immediatamente applicate dalle
Amministrazioni e dai Giudici Italiani, senza costringere gli espropriati a far ricorso alla Corte
Europea.
Spesso, infatti, le norme CEDU non sono conosciute dagli espropriati ed
essi non ne chiedono l’applicazione (né alle Amministrazioni né ai
Giudici).
E, ovviamente, se non se ne chiede l'applicazione, esse rimangono
"lettera morta".
Come tutelarsi.
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
Vai giù
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7
-
Dove
trovare
norme
Italiane
e
norme
CEDU
nel
nostro
Sito |
|
In questa
pagina offriamo agli espropriati, per loro comodità, solo una brevissima
sintesi delle norme CEDU.
Chi vuole utilizzare le norme CEDU in modo professionale può
consultare, gratuitamente, la Banca Dati in Italiano da noi realizzata.
Ricordiamo qui di seguito dove e come
trovare norme italiane enorme CEDU sul nostro Sito. |
A. |
per una presa visione
RAPIDA E SINTETICA.
La
normativa italiana: è sinteticamente illustrata nelle Sezioni
A.4
e
A.6
del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
La normativa europea:
è sinteticamente illustrata
nella Sezione A.5 del Sito 1 - PER
GLI ESPROPRIATI
|
|
|
B. |
per un ACCURATO approfondimento
analitico.
La normativa italiana: è
integralmente riportata nella Sezione
A.7
del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
La normativa europea: è integralmente riportata nel Sito 3 - LA NOSTRA BANCA DATI
GRATUITA |
Tutte le norme contenute nel Sito sono da noi
costantemente aggiornate.
. |
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Per
navigare Scorri la pagina o
|
|
8 -
Le
condanne inflitte all'Italia |
|
Un poco invidiabile primato è stato
conseguito dall’Italia nella collezione di condanne da parte della Corte
Europea dei Diritti dell’Uomo. L’Italia è di gran lunga in testa nella lista dei paesi più condannati. Ecco i dati ufficiali diramati dalla Corte Europea.
Il messaggio della Corte è chiaro: chi sbaglia paga.
Italia 1.264 condanne; primo posto assoluto. |
PAESI E CONDANNE |
Albania 3
Andorra 1 Armenia 0 Austria 111 Azerbaijan 1 Belgio 50
Bosnia Herzegovina 1 Bulgaria 109 Cipro 29 Croazia 72
Danimarca 5 Estonia 9 Finlandia 47 Francia 431
Georgia 9 Germania 53 Grecia 258 Inghilterra 141 Irlanda 7
Islanda 4
Italia 1.264
Lettonia 16
Liechtenstein 4 |
Lituania 23
Luxembourg 11 Macedonia 11 Malta 14 Moldova 42
Monaco 0 Norvegia 82 Olanda 36 Polonia 318 Portogallo 74
Repubblica Ceca 106 Romania 152 Russia 197 San Marino 8
Serbia 1 Slovacchia 104 Slovenia 188 Spagna 24
Svezia 13 Svizzera 27 Turchia 1076 Ucraina 258
Ungheria 84 |
I precedenti dati, peraltro, non
sono stati ancora aggiornati alla data odierna. |
|
Per sapere
come tutelarsi: in
fondo ad ogni pagina trovate una Scheda
di sintesi;
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI
potete vederla qui di seguito.
. |
|
Footer - sito 1 - regioni
Per
navigare Scorri la pagina o
|
ISTRUZIONI PER TUTELARSI -
LE DOMANDE FREQUENTI |
A. Quali sono gli
strumenti a mia tutela previsti dalla legge?
B. Quali sono le insidie, a mio danno,
contenute nella
legge?
C. Cosa può fare per me
l'Associazione?
D. Cosa può fare per me un
Giurista che aderisce all'Associazione?
E. Come posso tutelarmi al meglio, senza
affrontare spese impreviste?
F. Raccomandazioni |
A.
Quali sono gli strumenti,
a mia tutela, previsti dalla
legge? |
Gli
strumenti che la legge
offre all'espropriato
per
tutelarsi
sono soltanto 2.
1 - |
L'INTERVENTO NEL
PROCEDIMENTO
Da utilizzare al più presto (per
non esser costretti a tutelarsi
andando in Giudizio).
E' illustrato nel SITO 1 -
Sezione
B.3
IL
DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI |
2 - |
IL CONTENZIOSO
Da utilizzare quando
(purtroppo), ci si può
tutelare solo andando in
Giudizio.
E' illustrato nel SITO 1
- Sezione
B.4
L'EVENTUALE CONTENZIOSO
|
Per sapere
Come
e
Quando
utilizzarli cliccate qui:
CAPIRE ed OPERARE in TRE PASSI
|
B.
Quali sono le insidie,
a mio danno,
contenute nella
legge? |
Le
"insidie" contenute nella legge che
possono danneggiare l'espropriato
sono numerose; è essenziale che
l'espropriato le conosca.
Le
principali insidie,
frutto dell'esperienza degli oltre
2.000 casi di espropri da noi
esaminati negli anni,
sono
illustrate nelle seguenti Sezioni
del Sito 1:
|
Per
conoscere ed evitare i
più frequenti errori
che
commettono gli espropriati. |
|
B.5 -
I PROBLEMI FISCALI
Per prevenire
problemi con gli Enti e/o con l'Agenzia
delle Entrate. |
|
|
|
C.
Cosa può fare per me
l'Associazione? |
L'espropriato può, SENZA ALCUNA SPESA
1 - |
Utilizzare,
gratuitamente, tutta la
documentazione dei nostri 5 Siti
Per vedere come
usarli clicca qui:
INDICE GENERALE
DEI NOSTRI 5 SITI
(raccomandiamo, in particolare, LA
NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE
CEDU IN ITALIANO, uno strumento
unico da noi creato ed offerto
gratuitamente. |
2 - |
Utilizzare il nostro
vademecum gratuito che
si può scaricare
cliccando qui
VADEMECUM GRATUITO |
3 - |
Chiederci
di verificare se è
disponibile uno
dei Giuristi
che ad essa aderiscono
per chiedergli assistenza chiamando
la Segreteria
Centralizzata
Tel.
06.91.65.04.018 |
|
D.
Cosa può fare per me un
Giurista che aderisce
all'Associazione? |
Un
Giurista che aderisce
all'Associazione può:
1 - |
Assistere l'espropriato per
intervenire nel procedimento fino
alla sua conclusione, redigendo
il DAP,
illustrato nella Sezione
B.3
IL
DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI,
facendosi pagare solo
a risultato raggiunto, "con i
soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si
ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese
(ad. es. 1.000 euro). |
2 - |
Assistere l'espropriato
in un eventuale
contenzioso
illustrato nella Sezione
B.4
L'EVENTUALE CONTENZIOSO
facendosi
pagare solo
a risultato raggiunto, "con
i soldi"
dell'Amministrazione.
Non si deve pagare
se non si ottiene il
risultato stabilito.
E' ammesso solo un
rimborso spese (ad. es.
2.000 euro). |
3 - |
Fornire all''espropriato
i TESTI PRONTI ALL'USO
illustrati nella Sezione
B.6
I TESTI "PRONTI
ALL'USO"
facendosi
pagare solo
a risultato raggiunto, "con
i soldi"
dell'Amministrazione.
Non si deve pagare
se non si ottiene il
risultato stabilito.
E' ammesso solo un
rimborso spese (ad. es.
1.000 euro). |
|
|
|
E.
Come posso tutelarmi al
meglio, senza affrontare
spese impreviste? |
CONSIGLI
PER RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA
Prima di rivolgersi
ad un Avvocato, è utile che
l'espropriato conosca le importanti
novità introdotte dalla
Legge 31 dicembre
2012, n. 247 - Nuova disciplina
dell'ordinamento della professione
forense.
Questa legge ha
definitivamente liberalizzato le
tariffe degli avvocati, con i quali
si può oggi instaurare una
trattativa sui compensi prima di
affidar loro un incarico.
L’Avvocato, quindi,
può proporre al cliente qualsiasi
tipo di accordo che preveda compensi
elevati, senza vincolo di tariffa,
può richiedere anticipi anche
cospicui, può proporre una
pattuizione a tempo per singoli
atti, ecc.
PERO’, ATTENZIONE
La suddetta legge
consente ai clienti di pattuire con
gli avvocati anche un
compenso a
percentuale.
L’Associazione,
quindi, consiglia agli espropriati
di pattuire sempre e
soltanto compensi a percentuale.
Con l’accordo a
percentuale, infatti:
- si
può stabilire
di versare all’Avvocato un rimborso
spese minimo e poi liquidare la
parcella solo dopo la conclusione
del procedimento, percentualmente
sul valore dell’affare;
- si
può evitare
che l’espropriato debba metter mano
al suo portafoglio per pagare
l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà
pagare la parcella con i soldi che
ha ricevuto dall’Amministrazione.
L'Associazione
suggerisce già questo sistema agli
Avvocati che ed essa aderiscono e
pertanto consiglia vivamente a tutti
gli espropriati, quando si rivolgono
ad un avvocato di loro fiducia, di
proporgli questo tipo di accordo,
che
consente al cittadino di pagare la
parcella all’Avvocato solo IN
PERCENTUALE e solo DOPO
aver ottenuto il risultato.
Però, affinché questo
accordo sui compensi sia valido,
deve essere redatto per iscritto,
altrimenti non ha valore.
Inoltre, è sempre
bene precisare, non solo
come il professionista deve essere retribuito, ma anche
cosa deve fare.
Offriamo quindi agli
espropriati
uno Schema di accordo sui compensi
dell'Avvocato, (come viene
solitamente redatto dagli
Avvocati aderenti all'Associazione)
affinché chi vuole possa liberamente
utilizzarlo quando non è assistito
da un Avvocato
Lo Trovate nel nostro
Vademecum che potete scaricare cliccando qui
VADEMECUM |
Raccomandazioni
Il Diritto
dell'Espropriazione è
una materia molto
complessa e poco
conosciuta, che
"ingloba" parti
importanti di molteplici
rami del diritto, ad es:
Diritto dell'Unione
Europea e norme CEDU
Diritto Costituzionale
Diritto Civile
Diritto Commerciale
Diritto Amministrativo
Diritto Regionale
Diritto Tributario
Diritto Processuale
Norme che disciplinano
la Programmazione
Finanziaria e la
Contabilità di Stato e
degli Enti Pubblici.
L'Associazione, tramite
i suoi Siti, cerca di
illustrare la materia agli
espropriati, affinché
possano comprendere e
controllare ciò che
avviene.
Si sconsiglia
però
agli espropriati di
utilizzare i testi
presenti sui nostri Siti
senza il supporto di una
persona competente che
sappia prima sceglierli
e poi coordinarli.
I testi contenuti nei
Siti sono molto
numerosi;
per avere
un'idea, si consideri
che, se fossero
stampati, occuperebbero
oltre
5.000 pagine.
Si consiglia
invece
agli espropriati di
farsi sempre seguire da
un professionista.
Di conseguenza è indispensabile
rivolgersi ad un legale che coordini
norme Italiane ed Europee: |
QUINDI |
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Se non avete
un legale di vostra fiducia:
potete
chiederci
di verificare se e' disponibile un
avvocato aderente all'Associazione.
|
NOTA. Si
precisa che gli
avvocati sono liberi
professionisti e non hanno
l’obbligo di accettare tutte
le richieste di assistenza
che pervengono;
l’Associazione quindi può
verificare la disponibilità,
ma non può obbligarsi a
segnalare un avvocato;
l'espropriato avrà comunque
una risposta, positiva o
negativa, entro 48 ore dalla
richiesta. |
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> |
Se invece avete
gia' un legale di vostra
fiducia. |
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> |
Se
il vostro legale conosce
a fondo la
materia:
informatelo che, se vuole,
può utilizzare,
gratuitamente, tutta la documentazione dei Siti e, soprattutto, LA
NOSTRA BANCA DATI DELLE
SENTENZE CEDU IN ITALIANO,
uno strumento unico da
noi creato ed offerto
gratuitamente a
tutti gli espropriati.
Tutti i nostri strumenti sono elencati qui:
INDICE GENERALE
DEI NOSTRI 5 SITI
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> |
Se
il vostro legale
non conosce a fondo la materia:
se il
vostro legale non e' in grado di
utilizzare proficuamente i nostri
strumenti gratuiti, potete
chiederci
i testi "pronti all'uso", corrispondendo
solo i diritti d'autore ai Giuristi che
li hanno realizzati.
Per
saperne di piu' cliccate qui:I
TESTI "PRONTI ALL'USO" |
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