Per l
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I Referenti
Territoriali |
Gli
oltre 200 Referenti
Territoriali in
tutta Italia Regioni
e Province |
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Molto Importante |
LA
DATA DI VALIDITA' DEI TESTI |
Quando si fanno ricerche giuridiche in
internet,
si trovano anche testi non più validi
perché ormai superati
da nuove norme. *Per evitare
errori agli utenti, l'Associazione evidenzia
sempre la data di validità dei testi. |
QUINDI |
se stampate qualche testo del sito,
vi consigliamo di annotare la sua data di
validità, per non correre il rischio di
utilizzare, in un momento successivo, un
testo già superato.
|
La data dell'ultimo controllo di validità dei testi
delle pagine è sempre indicata nell'INDICE GENERALE |
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Come usare i
nostri 5 Siti |
Per l'indice dei nostri 5 Siti
INDICE |
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Per conoscere i propri diritti e
farli valere
Per chiederci aiuto anche
gratuitamente |
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Per scrivere atti da produrre ad
Enti e Giudici con i nostri testi
"pronti all'uso" |
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Il
nostro Database con TUTTE le Sentenze
CEDU sugli espropri, da noi tradotte in
italiano. |
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Per
l'operatività dei Referenti Territoriali. |
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Per studiare il Diritto
dell'Espropriazione. |
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Il motto |
VIGILANTIBUS (NON
DORMIENTIBUS)
IURA SUCCURRUNT |
Le leggi vanno in
aiuto di chi si attiva
(e non di chi dorme). |
Attivarsi celermente
consente di non
compromettere i propri
diritti e
di risparmiare tempo e
spese legali. |
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Il
metodo |
-
Nessun uomo conosce
tutto |
-
Se più uomini
collaborano, la
conoscenza
cresce |
-
L'ANPTES raccoglie e
organizza la conoscenza. |
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I
Consigli per operare
Il Diritto
dell'Espropriazione è
una materia molto
complessa e poco
conosciuta.
L'Associazione, tramite
i suoi Siti, cerca di
illustrarla agli
espropriati, affinché
possano comprendere e
controllare ciò che
avviene.
Si sconsiglia
pero' agli espropriati
di utilizzare i testi
presenti sui nostri Siti
senza il supporto di una
persona competente che
sappia prima sceglierli
e poi coordinarli.
(I testi contenuti nei
Siti sono molto
numerosi;
per avere
un'idea, si consideri
che, se fossero
stampati, occuperebbero
oltre 5.000 pagine).
Si consiglia
invece
agli espropriati di
farsi sempre seguire da
un Giurista che conosca
il Diritto
dell'Espropriazione e le
norme CEDU. |
A tal fine, l'espropriato |
|
Può
rivolgersi al suo avvocato di
fiducia,
che
potrà utilizzare,
gratuitamente, tutta la
documentazione presente sul nostro
Sito.
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oppure
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Può
chiedere all'Associazione di
verificare se è disponibile uno dei
suoi Fiduciari,
chiamando la
Segreteria Centralizzata.
|
oppure
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|
Può
chiederci solo i testi "pronti
all'uso",
per
utilizzarli in proprio o con
l'assistenza di un suo consulente di
fiducia. |
Per
ulteriori chiarimenti vedi, in fondo
alla pagina, la scheda
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI |
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Sito1 Sezione A.1 |
LE "TRAPPOLE"
IN CUI PUO' CADERE
L'ESPROPRIATO |
COSA TROVATE QUI |
Molto importante
Questa è una pagina da esaminare con estrema attenzione.
Per
conoscere ed evitare i più frequenti errori che commettono
gli espropriati |
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Sito1 Sezione
A.1 |
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clicca sul titolo che ti
interessa |
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1
- Cosa ci hanno
insegnato gli oltre 5.000
casi di esproprio
da noi esaminati negli
anni. |
I casi
qui di seguito descritti
non
sono, purtroppo, ipotetici
ma nascono dagli
oltre 5.000 espropri
esaminati negli anni
dall'Associazione e
trovano continuo riscontro
nelle realtà che si vivono
ogni giorno. |
|
L'Associazione ha effettuato
una precisa scelta di campo, senza equivoci o possibili
commistioni: essa studia ed opera
esclusivamente per gli espropriati e non per gli Enti
Pubblici. |
E’ questa, una scelta ideale e morale,
volta a |
- |
Tutelare i diritti dei cittadini che hanno investito i
frutti del proprio lavoro (o del lavoro dei propri genitori)
nell'acquisto di un bene, per evitare che ne siano privati
illegittimamente o senza un giusto indennizzo. |
- |
Reagire, (senza alcun timore di perdere incarichi o
contributi), all'arroganza di molte Amministrazioni, che
trattano gli espropriati come "sudditi", utilizzando la scarsa conoscenza
che del Diritto dell'Espropriazione hanno gli espropriati. |
|
Per
questo l'Associazione |
- Non
presta servizi agli Enti Pubblici,
per evitare posizioni di dipendenza
economica |
- Opera per
"prevenire" gli errori
degli espropriati;
spesso, infatti, un errore
iniziale
è irrimediabile, come ora qui di seguito si vedrà). |
A
questa logica si ispira questa pagina "LE
TRAPPOLE DA EVITARE" in cui illustriamo, per
consentire di evitarli, i più frequenti errori
commessi dagli espropriati (di cui, ben
volentieri, beneficiano gli Enti Pubblici).
. |
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2 - Gli
accordi bonari:
l'Amministrazione prima
promette e poi non paga. |
Quando l'Amministrazione offre una somma che l'espropriato
ritiene soddisfacente, gli atti di cessione volontaria e gli
accordi bonari sono consigliabili, a condizione che siano presenti
clausole che garantiscano all'espropriato di riscuotere le somme
stabilite;
qui di seguito alcune avvertenze.
AVVERTENZE.
I mancati
pagamenti:
molti espropriati, rivolgendosi all'Associazione, lamentano che
l’Amministrazione non ha mai pagato loro l'indennità che
avevano accettato.
Gli enormi ritardi:
altri espropriati, invece, lamentano enormi ritardi, anche di molti
anni, nella corresponsione dell'indennità che avevano accettato .
Le indebite detrazioni:
altri espropriati, infine,
riferiscono che
hanno accettato una somma offerta dall'Amministrazione e poi, quando
sono andati a riscuoterla, l'Amministrazione ha operato pesanti
detrazioni non comunicate in precedenza all'espropriato.
DUE
NORME PERICOLOSE Queste situazioni possono verificarsi
anche oggi; infatti il legislatore ha
inserito nel DPR 2001/327 due
norme pericolose per l'espropriato,
ed esattamente:
- il comma
5 dell'art. 20 (L'accettazione
dell'indennità provvisoria è
irrevocabile) - il comma 3 dell'art. 45
(L'accordo di
cessione produce gli effetti del decreto
di esproprio e non li perde se
l'acquirente non corrisponde la somma
entro il termine concordato).
Cosa significa
questo. Attenzione quindi:
questo significa che, dopo aver accettato
l'indennità offerta, l'espropriato non può più
"tornare indietro ".
Inoltre,
se l'Amministrazione non paga, o non
paga nei tempi previsti, o paga una somma inferiore a
quella offerta e accettata, l'espropriato non può far nulla, se non
cercare di esigere il suo credito (con tutte le
difficoltà che ciò comporta).
Con la firma dell’atto di
cessione, infatti, ci si spoglia di ogni diritto e
si diviene semplici creditori
dell’Amministrazione, con tutto ciò che ne consegue
in termini di difficoltà nel recupero dei crediti
verso gli Enti Pubblici.
Quindi,
accettare l'indennità o
sottoscrivere un buon accordo con
l'Amministrazione non dà
la certezza di incassare
le somme nei tempi e nei modi promessi,
se non si adottano opportune cautele,
qui di seguito illustrate. |
Prima di sottoscrivere qualsiasi accordo con
l'Amministrazione, si consiglia:
1 Di fare in modo che l'indennità venga
corrisposta contestualmente alla sottoscrizione
dell'accordo. 2 In subordine, di inserire
nell'atto di accettazione clausole volte garantirsi.
Consigli.
Si sconsiglia
di
effettuare l'accettazione firmando i pre-stampati
che solitamente vengono inviati
dall'Amministrazione.
Si consiglia invece
di redigere un autonomo atto di
accettazione, con il quale sarà possibile garantirsi,
pur senza inserire clausole che potrebbero rivelarsi
nulle.
Strumenti per tutelarsi.
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ad ogni pagina trovate una Scheda di
sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o
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3
- L'Amministrazione,
quando ha pagato, a
volte rivuole i soldi. |
Definitiva
sanzione di un principio pericoloso.
UNA
SENTENZA CHE SANCISCE DEFINITIVAMENTE
UN PRINCIPIO PERICOLOSO
L'espropriato che ha accettato ed
incassato l'indennità offerta
dall'Amministrazione, deve restituirla
se il procedimento non si perfeziona
nelle forme previste dalla legge (ad.
es. se la P.U. viene revocata).
CASSAZIONE, SEZIONI UNITE CIVILI
sentenza
26 maggio - 27 giugno
2009
Cosa significa
questo.
Attenzione quindi:
questo significa che, se l'espropriato è soddisfatto
dell'indennità offerta e vuole accettarla, deve
considerare le somme ricevute come "prese in
prestito"
fino a quando la procedura non si conclude
regolarmente.
E'
quindi utile, se si vuole accettare, fare in modo
di eliminare radicalmente la possibilità di
dover restituire i soldi ricevuti.
Consigli.
Si consiglia agli espropriati,
quando sono soddisfatti dell'indennità
offerta e vogliono accettarla, di assicurarsi di
non dover restituire i soldi, inserendo
nell'atto di accettazione o di trasferimento
clausole idonee a garantirsi.
Strumenti per tutelarsi.
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4 -
L'Amministrazione dice:
"se non vi accordate, chissà
quando vedrete i soldi" |
Questa è un'affermazione
clamorosamente falsa.
Se l'espropriato "non si
accorda", infatti, l'Amministrazione deve depositare
le somme offerte e l'espropriato può incassarle in
acconto.
La norma di riferimento è contenuta nell'art 26
comma 5 del T.U. dpr 2001/327
(disponibile gratuitamente nella
Sezione A.7 del nostro sito)
che qui di seguito si riporta. "Qualora manchino diritti dei terzi sul bene, il
proprietario può in qualunque momento percepire la
somma depositata, con riserva di chiedere in sede
giurisdizionale l'importo effettivamente spettante".
CONSIGLI
Si tenga inoltre ben presente quanto
segue.
Se l’Amministrazione non deposita
l’indennità rifiutata si
viola la legge.
Se l’Amministrazione non paga
l’indennità accettata, non si
viola la legge, ma si devono solo
corrispondere interessi al tasso legale.
Sicché, spesso, l'espropriato incassa
più velocemente le indennità
rifiutate e non le indennità
accettate che, come sopra
illustrato, frequentemente vengono
pagate con grandi ritardi.
Attenzione
quindi Quando si accetta l'indennità provvisoria
(e si dà quindi all’Amministrazione
la possibilità di continuare la procedura senza
“sborsare subito i soldi”) bisogna garantirsi
adeguatamente al fine di ricevere le somme nei tempi
e nei modi promessi.
Quando si rifiuta
l'indennità provvisoria, si può incassare in
acconto l’indennità rifiutata e richiedere che l'indennità definitiva venga determinata dalla
Commissione Provinciale, (che deve provvedere entro
90 giorni).
Infine, se neanche l'indennità
definitiva è soddisfacente, l'espropriato può,
(entro 30 giorni), far ricorso ai Giudici italiani
e/o europei.
Nota bene
L'espropriato non deve prendere i soldi
dall'Amministrazione (significherebbe accettare),
ma deve prenderli alla Cassa Depositi e Prestiti
(MEF).
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Molti espropriati lamentano di
ritrovarsi "con le ruspe in casa" senza aver
mai ricevuto alcuna comunicazione.
Si ricorda agli espropriati che, quando gli espropriati sono
più di 50,
l'Amministrazione si limita a pubblicare
un "trafiletto" sui quotidiani e non
dà comunicazioni personali.
Consigli.
Si consiglia quindi, per evitare
spiacevoli sorprese, di presentare osservazioni
anche prima dell'avvio del procedimento quando
"corre voce" di un procedimento espropriativo che
riguarda un proprio bene.
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6 - La
trappola dell'ICI. |
Avviene spesso che l'Ente offre ad
es, 100 all'espropriato; l'espropriato accetta ben
volentieri e comunica la sua accettazione all'Ente.
Al momento del pagamento, l'Ente
pretende di pagare ad es. 15 e non più 100, come
prima comunicato perché, la dichiarazione ICI
dell'espropriato è di 15.
E' questa una situazione paradossale, purtroppo
molto frequente, in cui può trovarsi
l'espropriato, che ha accettato 100 e si ritrova 15
e si vede costretto o "a ingoiare il rospo" o ad
avviare azioni giudiziarie che gli daranno sì
ragione, ma in tempi lunghi e con costi elevati.
Quando l'espropriato vuole
accettare,
deve garantirsi che gli venga corrisposto il 100
offerto prima, senza alcuna ulteriore successiva
variazione; tutti i motivi di eventuali decurtazioni
devono essere esaminati prima che l'espropriato
perda il diritto di opporsi.
Chi è già caduto in questa trappola, può tentare
un ricorso presso i Giudici Italiani o ricorrere
alla Corte Europea, se non ha lasciato scadere i
termini per ricorrere.
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7 - Le
"sorprese" fiscali. |
Sorpresa n°1
Primo tipo, il
più conosciuto.
Avviene spesso che l'Ente offra ad
es, 100 all'espropriato; l'espropriato accetta ben
volentieri e comunica la sua accettazione all'Ente
(o lascia decorrere il termine per opporsi).
Al momento del pagamento, l'Ente
pretende di pagare 80 e non 100, come prima
comunicato operando “a sorpresa” una ritenuta
fiscale del 20% anche nei casi in cui non è dovuta.
Si consiglia agli espropriati, prima
di accettare l'indennità, di accertare puntualmente
con l'Amministrazione, quale sarà il trattamento da
applicare a quella specifica indennità, per
evitare di doversi poi sobbarcare un lungo e costoso
contenzioso tributario per il recupero delle
somme indebitamente trattenute.
Sorpresa n° 2
Secondo tipo, il
meno conosciuto (ed il più pericoloso).
Avviene anche
spesso che l'espropriato stipuli un atto di vendita
del bene in alternativa alla procedura
espropriativa, senza porre la dovuta attenzione ai
problemi fiscali: ATTENZIONE, l'Agenzia delle
Entrate, dopo qualche anno, bussa alla sua porta.
Vedasi a tal fine
quanto illustrato nella Sezione B.5 I PROBLEMI
FISCALI
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8 - Le
riduzioni del 25% per
interventi illegittimamente
definiti di "riforma
economico-sociale" |
Le riduzioni
del 25% illegittime
Quanto sopra
illustrato per l'ICI e per le ritenute fiscali, vale
anche per le riduzioni del 25%
Come illustrato nella Sezione A.4
Controlla la tua indennità, le Amministrazioni tentano di applicare la
riduzione del 25 per cento ad ogni loro intervento,
definendolo illegittimamente
"intervento di riforma economico sociale".
L'espropriato, prima di accettare
l'indennità, deve accertarsi che questa
detrazione non verrà applicata
se non nei casi che sono già stati individuati
con precisione dai Giudici Italiani ed Europei.
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9 - Può l'espropriato che
ha accettato 100, ritrovarsi
con 65 o ancor meno?
|
La risposta , purtroppo,
è SI.
Infatti, se l'espropriato
non chiarisce, come sopra suggerito, i
punti relativi:
1 - alla ritenuta fiscale del 20%
2 - alla riduzione del 25% relativa agli
interventi di "riforma
economico-sociale",
può
ritrovarsi con 65.
E, se non chiarisce il punto relativo
all'ICI
può ritrovarsi con ancor
meno.
Consigli.
Chiarire tutto prima
possibile: non solo prima di accettare l'indennità
offerta, ma ancor prima che l'Ente determini ed
offra l'indennità precisando per iscritto
all'Ente quali sono i pochissimi casi in cui si
applicano le riduzioni e le ritenute e diffidandolo
ad applicarle a casi non previsti dalla Legge e
dalla Giurisprudenza.
Accade spesso, infatti,
che gli Enti commettano errori sui 3 punti sopra
illustrati, anche in buona fede, costringendo
l'espropriato ad instaurare un contenzioso, con le
spese che ciò comporta.
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10 - Le Perizie - Le
Richieste. Come devono
essere redatte. |
Si
raccomanda a tutti gli espropriati ed ai loro
consulenti (tecnici o giuridici) di non avanzare
richieste e di non produrre perizie con
valori diversi da quelli ispirati alle norme CEDU,
che sono in continua evoluzione a favore degli
espropriati.
Si
potrebbe compromettere l'esercizio dei diritti
dell'espropriato non solo nel procedimento, ma anche
in un eventuale contenzioso, in Italia o in Europa.
Non si può chiedere in Europa ciò che non
è stato chiesto (e non ottenuto) in Italia.
Su questo Sito i consulenti
(tecnici e giuridici) possono trovare,
gratuitamente, tutti i
precedenti giurisprudenziali della Corte Europea.
Strumenti per tutelarsi.
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|
11 -
Se
l'Amministrazione
"sbandiera" leggi e
sentenze dei giudici
italiani. |
Non fatevi intimidire.
Le leggi e le sentenze dei giudici italiani nulla
valgono rispetto alle norme cedu.
Si
raccomanda a tutti gli espropriati di non "lasciarsi
impressionare" da eventuali sentenze di giudici
italiani (Corte Costituzionale compresa) o di norme
citate dall'Amministrazione per giustificare il suo
operato. Ciò che conta, infatti, è la CEDU e non
le norme e le sentenze italiane.
Le Sentenze di
tutti i Giudici Italiani - Corte
Costituzionale compresa -
infatti |
-
|
sono semplici precedenti
giurisprudenziali, che possono essere
disattesi in qualsiasi momento da un
altro Giudice o dallo stesso Giudice;
|
- |
non vengono tenute in
nessun conto dalla Corte Europea,
che continua inesorabilmente a
condannare lo Stato Italiano ad
indennizzare, con somme ingenti, gli
espropriati che ad essa fanno ricorso. |
|
|
Le Sentenze della Corte
Europea, invece: |
- |
costituiscono "norme" integrative
della Convenzione; ad esse si deve
quindi guardare come norme giuridiche
vigenti e non come semplici
precedenti giurisprudenziali; |
- |
prevalgono sulle
leggi e sulle sentenze italiane;
si ricordi, infatti, che se vengono
violate le norme CEDU, il cittadino può
far ricorso alla Corte Europea per avere
giustizia; |
- |
tutelano anche diritti ed
interessi che non sono tutelati dalla
legge italiana.
|
Consigli.
Quindi,
se l'Amministrazione
fonda il suo operato su norme o sentenze italiane
che contrastano con le norme CEDU, l'espropriato
deve immediatamente rilevare il contrasto e
notificarlo all'Amministrazione.
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12 -
L'Amministrazione chiede
all'espropriato di inviarle
una richiesta di
indennizzo. |
Questo caso ha dell'incredibile.
L'Amministrazione chiede
all'espropriato di comunicarle per iscritto che è
disposto ad accettare un'indennità (ad es. 100) a
lui gradita, riservandosi di accettare o no la
proposta dell'espropriato con successivi atti
amministrativi.
L'Amministrazione non richiede,
quindi, di conoscere la valutazione che
l'espropriato attribuisce al suo bene, come
prescritto dal T.U. ma richiede che l’espropriato
firmi una vera e propria proposta unilaterale
irrevocabile.
Consigli.
Attenzione a non sottoscrivere un
atto del genere: in questo caso, infatti,
l'espropriato rimane obbligato, non può più
esercitare i suoi diritti e l'Amministrazione rimane
libera di agire come meglio crede.
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13 -
Il VAM ed altri valori del
DPR 2001/327
|
Alcuni espropriati ci chiedono
informazioni sul VAM e sul VAE (vedasi le schede
della relativa Sezione A.4 CONTROLLA LA TUA
INDENNITA').
Attenzione. Non si deve cadere
nell'errore di definire valori con la legge
italiana; l'unico valore di cui tenere conto è il
valore di mercato, come stabilito dalla Corte
Europea.
Se l'espropriato incardina richieste
di indennità calcolate con la legge italiana,
rischia di compromettere ogni ulteriore legittima
rivendicazione.
Strumenti per tutelarsi.
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14 - I
valori di mercato. |
Attenzione ai valori di mercato.
I valori di mercato, in eventuali
perizie o richieste, devono essere determinati
"per equivalente", senza utilizzare
nessun altro parametro.
In caso di esproprio di fabbricati
urbani, anche fatiscenti, si consiglia di
esaminare quanto disposto dalle norme sulla
cartolarizzazione e dalla relativa giurisprudenza,
che offrono criteri per determinare il valore di
mercato quando lo Stato vende; (ed ovviamente,
quando lo Stato espropria e deve determinare il
valore di mercato, non può e non deve applicare
parametri a lui più favorevoli).
Strumenti per tutelarsi.
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15 -
Quando un'area è
edificabile?
L’edificabilità ed il valore
delle aree agricole. |
Per accertare se un'area deve essere
indennizzata come area edificabile, l'espropriato non deve limitarsi a quanto contenuto nel PRG; a
volte, infatti, un'area classificata agricola dal
PRG, deve essere invece indennizzata col valore di
area edificabile.
Non solo, ma quando l'area
agricola non è indennizzabile come area edificabile,
essa deve essere indennizzata con il suo effettivo
valore di mercato e non con astratti criteri
tabellari.
Peraltro, i criteri per determinare
il valore di un'area adottati dalla Corte Europea
sono molto favorevoli agli espropriati e di recente
anche i nostri Giudici hanno assunto un orientamento
in linea con quanto dispone la CEDU.
Strumenti per tutelarsi.
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16 -
La pigrizia, la
rassegnazione e la scarsa
informazione.
|
La pigrizia, la rassegnazione e la
scarsa informazione dell'espropriato sono i migliori
alleati delle Autorità Esproprianti.
Non si deve mai rimanere inattivi:
ad es. dopo 5 anni si deve subito chiedere
l'indennizzo per la reiterazione del vincolo (spesso
sono cifre consistenti); non ci si deve rassegnare
alla definizione di vincolo conformativo non
indennizzabile, che spesso viene data quando invece
si può e si deve chiedere un indennizzo; e si
potrebbe continuare una lunga serie di altri esempi,
tutti reperibili nel nostro Sito 3 – La nostra Banca
Dati Gratuita
Strumenti per tutelarsi.
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17 - La trappola dei
termini.
|
Si tenga sempre
presente che il Testo Unico sugli espropri è un
"percorso minato" disseminato di termini
decadenziali brevissimi a scapito degli espropriati,
(20 o 30 giorni)
Attenzione a non lasciar scadere i termini: si
perdono i propri diritti.
Consigli. Si consiglia di tenere sempre sotto controllo i
termini previsti dalla legge per far valere i propri
diritti.
A tal fine gli
espropriati possono anche utilizzare
il Testo Unico sugli espropri, da noi
costantemente aggiornato con le leggi che
periodicamente lo modificano, disponibile gratuitamente
nella
Sezione A.7 - IL T.U.
ESPROPRI SEMPRE AGGIORNATO.
Ed
attenzione anche ai termini che la legge impone alle
Amministrazioni.
Consigli.
E' importante tenere sotto controllo non solo i
termini che la legge prevede per gli espropriati, ma
anche i termini che la legge prevede per le
Amministrazioni.
Nuovi orientamenti giurisprudenziali in tema di danno da
ritardo, infatti, riconoscono al cittadino non solo il
diritto al risarcimento del danno patrimoniale, ma anche
il diritto al risarcimento del danno biologico.
Qui
di seguito alleghiamo, per comodità degli
espropriati, uno Schema con i principali termini del
Testo Unico
sugli espropri
DPR 2001/327. |
30 giorni |
Art. 3 comma 2 |
30 giorni |
Art. 3 comma 3 |
60 giorni |
Art. 7 comma 1 lett. b |
90 giorni |
Art. 7 comma 1 lett. d |
90 giorni |
Art. 9 comma 5 |
20 giorni |
Art. 11 comma 1 lett. a |
20 giorni |
Art. 11 comma 1 lett. b |
30 giorni |
Art. 11 comma 2 |
7 giorni |
nota Art. 11 comma 2 |
7 giorni |
Art. 15 comma 2 |
10
giorni |
Art. 15 comma 2 |
7 giorni |
Art. 15 comma 3 |
20 giorni |
Art. 16 comma 8 |
30 giorni |
Art. 16 comma 10 |
90 giorni |
Art. 19 comma 4 |
30 giorni |
Art. 20 comma 1 |
20 giorni |
Art. 20 comma 2 |
30 giorni |
Art. 20 comma 5 |
60 giorni |
Art. 20 comma 8 |
15 giorni |
Art. 20 comma 10 |
30 giorni |
Art. 20 comma 14 |
20 giorni |
Art. 21 comma 2 |
90 giorni |
Art. 21 comma 3 |
7 giorni |
Art. 21 comma 7 |
30 giorni |
Art. 21 comma 10 |
30 giorni |
Art. 21 comma 12 |
90 giorni |
Art. 21 comma 15 |
30 giorni |
Art. 22 comma 1 |
60 giorni |
Art. 22 comma 3 |
|
30 giorni |
Art. 22 comma 5 |
30 giorni |
Art. 22 bis comma 1 |
7 giorni |
Art. 23 comma 1 lett. g |
10 giorni |
Art. 23 comma 3 |
5 giorni |
Art. 23 comma 5 |
30
giorni |
Art. 23 comma 5 |
10 giorni |
Art. 25 comma 4 |
60
giorni |
Art. 25 comma 4 |
30 giorni |
Art. 26 comma 1 |
30 giorni |
Art. 26 comma 8 |
60 giorni |
Art. 26 comma 10 |
30 giorni |
Art. 27 comma 2 |
2 mesi |
Art. 39 comma 2 |
30 giorni |
Art. 39 comma 2 |
30 giorni |
Art. 39 comma 3 |
30 giorni |
42 bis comma 4 |
3 mesi |
Art. 47 comma 2 |
30 giorni |
Art. 47 comma 2 |
180 giorni |
Art. 48 comma 3 |
60
giorni |
Art. 48 comma 3 |
30 giorni |
Art. 52.ter
comma 1 |
20 giorni |
Art. 52.ter
comma 2 |
60 giorni |
Art. 52.quinquies
comma 3 |
6 mesi |
art. 52.quinquies
comma 6 |
90 giorni |
art. 52.quinquies
comma 6 |
60 giorni |
Art. 52.sexies
comma 3 |
20 giorni |
Art. 52.septies
comma 1 |
30 giorni |
Art. 54 comma 1 |
30 giorni |
Art. 54 comma 2 |
|
Strumenti per tutelarsi.
In fondo
ad ogni pagina trovate una Scheda di
sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o
cliccando qui
Vai giù
. |
Per navigare
Scorri la pagina o
|
|
18 -
Gli indennizzi che spesso
l'Amministrazione
"dimentica". |
Gli
indennizzi "dimenticati".
Agli espropriati spettano
indennizzi aggiuntivi che spesso le Amministrazioni
"dimenticano" di quantificare.
Gli indennizzi aggiuntivi che variano a seconda del bene
espropriato sono illustrati nella Sezione A.4
Controlla la tua indennità, nelle Schede dei singoli
beni.
Qui riportiamo le avvertenze valide per tutti i
beni, indipendentemente dalla loro natura.
1
-
Se viene espropriata solo una parte del bene, si
deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per il
danno che l'opera arreca alla parte non espropriata.
2
- Se al proprietario non viene espropriato nulla ma subisce
comunque un danno, è dovuta un'indennità per il
danno che l'opera arreca al suo bene.
3 - Quando l'espropriazione è finalizzata alla realizzazione
di opere private di pubblica utilità, l'indennità di
esproprio è determinata nella misura corrispondente
al valore venale del bene.
Strumenti per tutelarsi.
In
fondo ad ogni pagina trovate una Scheda
di sintesi; potete vederla scorrendo la
pagina o cliccando qui
Vai giù
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Per navigare
Scorri la pagina o
|
|
19 -
Le osservazioni da
presentare
all'Amministrazione |
Spesso gli espropriati presentano
alle Amministrazioni osservazioni che, sia pure
logicamente fondate, sono però prive di fondamento
giuridico; ciò è inutile e spesso controproducente,
perché lascia intendere che l'espropriato non
conosce le leggi e la giurisprudenza, o che è
facilmente manipolabile, o che non è ben assistito,
ecc...
Presentare all'Amministrazione
osservazioni prive di fondamento giuridico indebolisce
la posizione dell'espropriato.
Consigli.
Si
consiglia agli
espropriati di inviare all'Amministrazione non
semplici osservazioni, ma una memoria completa con
TUTTE le norme da applicare nel caso concreto,
affinchè -
Se l'Amministrazione non conosce le norme, in
particolare quelle cedu, possa
averne conoscenza.
- Se invece l'Amministrazione
conosce già le norme, sappia che l'espropriato ne
controllerà la puntuale applicazione.
Strumenti per tutelarsi.
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli scorrendo la pagina.
L'Associazione mette
gratuitamente a disposizione degli espropriati lo
schema della memoria da presentare
all'Amministrazione.
. |
Per navigare
Scorri la pagina o
|
|
20 -
L'espropriato sottovaluta le
"notizie che circolano" su
un esproprio che
potrebbe riguardarlo o
spera in un "amico
influente" |
Questo
è un frequente errore in cui cade l'espropriato.
Quando si ha notizia, anche
informalmente, di un probabile esproprio, bisogna
subito attivarsi per tutelare i propri diritti,
intervenendo immediatamente presso l'Amministrazione
con l'aiuto delle leggi in vigore, e non sperare che
"altri" possano risolvere i propri problemi.
Nessuno potrà mai aiutare
l'espropriato se questi non conosce i propri
diritti, non sa farli valere o li perde per
decorso dei termini.
L'unico strumento su cui
l'espropriato deve fare affidamento
è la corretta applicazione della legge
che peraltro, grazie alle norme europee, è dalla
sua parte.
Strumenti per tutelarsi.
Sono illustrati qui di seguito,
nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.
|
|
Footer - sito 1 - regioni
Per
navigare Scorri la pagina o
|
ISTRUZIONI PER TUTELARSI -
LE DOMANDE FREQUENTI |
A. Quali sono gli
strumenti a mia tutela previsti dalla legge?
B. Quali sono le insidie, a mio danno,
contenute nella
legge?
C. Cosa può fare per me
l'Associazione?
D. Cosa può fare per me un
Giurista che aderisce all'Associazione?
E. Come posso tutelarmi al meglio, senza
affrontare spese impreviste?
F. Raccomandazioni |
A.
Quali sono gli strumenti,
a mia tutela, previsti dalla
legge? |
Gli
strumenti che la legge
offre all'espropriato
per
tutelarsi
sono soltanto 2.
1 - |
L'INTERVENTO NEL
PROCEDIMENTO
Da utilizzare al più presto (per
non esser costretti a tutelarsi
andando in Giudizio).
E' illustrato nel SITO 1 -
Sezione
B.3
IL
DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI |
2 - |
IL CONTENZIOSO
Da utilizzare quando
(purtroppo), ci si può
tutelare solo andando in
Giudizio.
E' illustrato nel SITO 1
- Sezione
B.4
L'EVENTUALE CONTENZIOSO
|
Per sapere
Come
e
Quando
utilizzarli cliccate qui:
CAPIRE ed OPERARE in TRE PASSI
|
B.
Quali sono le insidie,
a mio danno,
contenute nella
legge? |
Le
"insidie" contenute nella legge che
possono danneggiare l'espropriato
sono numerose; è essenziale che
l'espropriato le conosca.
Le
principali insidie,
frutto dell'esperienza degli oltre
2.000 casi di espropri da noi
esaminati negli anni,
sono
illustrate nelle seguenti Sezioni
del Sito 1:
|
Per
conoscere ed evitare i
più frequenti errori
che
commettono gli espropriati. |
|
B.5 -
I PROBLEMI FISCALI
Per prevenire
problemi con gli Enti e/o con l'Agenzia
delle Entrate. |
|
|
|
C.
Cosa può fare per me
l'Associazione? |
L'espropriato può, SENZA ALCUNA SPESA
1 - |
Utilizzare,
gratuitamente, tutta la
documentazione dei nostri 5 Siti
Per vedere come
usarli clicca qui:
INDICE GENERALE
DEI NOSTRI 5 SITI
(raccomandiamo, in particolare, LA
NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE
CEDU IN ITALIANO, uno strumento
unico da noi creato ed offerto
gratuitamente. |
2 - |
Utilizzare il nostro
vademecum gratuito che
si può scaricare
cliccando qui
VADEMECUM GRATUITO |
3 - |
Chiederci
di verificare se è
disponibile uno
dei Giuristi
che ad essa aderiscono
per chiedergli assistenza chiamando
la Segreteria
Centralizzata
Tel.
06.91.65.04.018 |
|
D.
Cosa può fare per me un
Giurista che aderisce
all'Associazione? |
Un
Giurista che aderisce
all'Associazione può:
1 - |
Assistere l'espropriato per
intervenire nel procedimento fino
alla sua conclusione, redigendo
il DAP,
illustrato nella Sezione
B.3
IL
DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI,
facendosi pagare solo
a risultato raggiunto, "con i
soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si
ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese
(ad. es. 1.000 euro). |
2 - |
Assistere l'espropriato
in un eventuale
contenzioso
illustrato nella Sezione
B.4
L'EVENTUALE CONTENZIOSO
facendosi
pagare solo
a risultato raggiunto, "con
i soldi"
dell'Amministrazione.
Non si deve pagare
se non si ottiene il
risultato stabilito.
E' ammesso solo un
rimborso spese (ad. es.
2.000 euro). |
3 - |
Fornire all''espropriato
i TESTI PRONTI ALL'USO
illustrati nella Sezione
B.6
I TESTI "PRONTI
ALL'USO"
facendosi
pagare solo
a risultato raggiunto, "con
i soldi"
dell'Amministrazione.
Non si deve pagare
se non si ottiene il
risultato stabilito.
E' ammesso solo un
rimborso spese (ad. es.
1.000 euro). |
|
|
|
E.
Come posso tutelarmi al
meglio, senza affrontare
spese impreviste? |
CONSIGLI
PER RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA
Prima di rivolgersi
ad un Avvocato, è utile che
l'espropriato conosca le importanti
novità introdotte dalla
Legge 31 dicembre
2012, n. 247 - Nuova disciplina
dell'ordinamento della professione
forense.
Questa legge ha
definitivamente liberalizzato le
tariffe degli avvocati, con i quali
si può oggi instaurare una
trattativa sui compensi prima di
affidar loro un incarico.
L’Avvocato, quindi,
può proporre al cliente qualsiasi
tipo di accordo che preveda compensi
elevati, senza vincolo di tariffa,
può richiedere anticipi anche
cospicui, può proporre una
pattuizione a tempo per singoli
atti, ecc.
PERO’, ATTENZIONE
La suddetta legge
consente ai clienti di pattuire con
gli avvocati anche un
compenso a
percentuale.
L’Associazione,
quindi, consiglia agli espropriati
di pattuire sempre e
soltanto compensi a percentuale.
Con l’accordo a
percentuale, infatti:
- si
può stabilire
di versare all’Avvocato un rimborso
spese minimo e poi liquidare la
parcella solo dopo la conclusione
del procedimento, percentualmente
sul valore dell’affare;
- si
può evitare
che l’espropriato debba metter mano
al suo portafoglio per pagare
l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà
pagare la parcella con i soldi che
ha ricevuto dall’Amministrazione.
L'Associazione
suggerisce già questo sistema agli
Avvocati che ed essa aderiscono e
pertanto consiglia vivamente a tutti
gli espropriati, quando si rivolgono
ad un avvocato di loro fiducia, di
proporgli questo tipo di accordo,
che
consente al cittadino di pagare la
parcella all’Avvocato solo IN
PERCENTUALE e solo DOPO
aver ottenuto il risultato.
Però, affinché questo
accordo sui compensi sia valido,
deve essere redatto per iscritto,
altrimenti non ha valore.
Inoltre, è sempre
bene precisare, non solo
come il professionista deve essere retribuito, ma anche
cosa deve fare.
Offriamo quindi agli
espropriati
uno Schema di accordo sui compensi
dell'Avvocato, (come viene
solitamente redatto dagli
Avvocati aderenti all'Associazione)
affinché chi vuole possa liberamente
utilizzarlo quando non è assistito
da un Avvocato
Lo Trovate nel nostro
Vademecum che potete scaricare cliccando qui
VADEMECUM |
Raccomandazioni
Il Diritto
dell'Espropriazione è
una materia molto
complessa e poco
conosciuta, che
"ingloba" parti
importanti di molteplici
rami del diritto, ad es:
Diritto dell'Unione
Europea e norme CEDU
Diritto Costituzionale
Diritto Civile
Diritto Commerciale
Diritto Amministrativo
Diritto Regionale
Diritto Tributario
Diritto Processuale
Norme che disciplinano
la Programmazione
Finanziaria e la
Contabilità di Stato e
degli Enti Pubblici.
L'Associazione, tramite
i suoi Siti, cerca di
illustrare la materia agli
espropriati, affinché
possano comprendere e
controllare ciò che
avviene.
Si sconsiglia
però
agli espropriati di
utilizzare i testi
presenti sui nostri Siti
senza il supporto di una
persona competente che
sappia prima sceglierli
e poi coordinarli.
I testi contenuti nei
Siti sono molto
numerosi;
per avere
un'idea, si consideri
che, se fossero
stampati, occuperebbero
oltre
5.000 pagine.
Si consiglia
invece
agli espropriati di
farsi sempre seguire da
un professionista.
Di conseguenza è indispensabile
rivolgersi ad un legale che coordini
norme Italiane ed Europee: |
QUINDI |
> |
Se non avete
un legale di vostra fiducia:
potete
chiederci
di verificare se e' disponibile un
avvocato aderente all'Associazione.
|
NOTA. Si
precisa che gli
avvocati sono liberi
professionisti e non hanno
l’obbligo di accettare tutte
le richieste di assistenza
che pervengono;
l’Associazione quindi può
verificare la disponibilità,
ma non può obbligarsi a
segnalare un avvocato;
l'espropriato avrà comunque
una risposta, positiva o
negativa, entro 48 ore dalla
richiesta. |
|
|
> |
Se invece avete
gia' un legale di vostra
fiducia. |
|
> |
Se
il vostro legale conosce
a fondo la
materia:
informatelo che, se vuole,
può utilizzare,
gratuitamente, tutta la documentazione dei Siti e, soprattutto, LA
NOSTRA BANCA DATI DELLE
SENTENZE CEDU IN ITALIANO,
uno strumento unico da
noi creato ed offerto
gratuitamente a
tutti gli espropriati.
Tutti i nostri strumenti sono elencati qui:
INDICE GENERALE
DEI NOSTRI 5 SITI
|
> |
Se
il vostro legale
non conosce a fondo la materia:
se il
vostro legale non e' in grado di
utilizzare proficuamente i nostri
strumenti gratuiti, potete
chiederci
i testi "pronti all'uso", corrispondendo
solo i diritti d'autore ai Giuristi che
li hanno realizzati.
Per
saperne di piu' cliccate qui:I
TESTI "PRONTI ALL'USO" |
|
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Per navigare
Scorri la pagina o
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